Di Ginevra Lestingi
La Commissione europea ha definito ieri la sua strategia commerciale per i prossimi anni. Riflettendo il concetto di autonomia strategica aperta, si basa sull’apertura dell’UE a contribuire alla ripresa economica attraverso il sostegno alle trasformazioni verdi e digitali, nonché una rinnovata attenzione al rafforzamento del multilateralismo e alla riforma delle norme commerciali globali per garantire che siano eque e sostenibili.
Affrontando una delle maggiori sfide del nostro tempo e rispondendo alle aspettative dei suoi cittadini bisogna sostenere una trasformazione fondamentale della sua economia in un’economia climaticamente neutra. La strategia comprende una serie di azioni principali che si concentrano sulla realizzazione di regole commerciali globali più forti e sul contributo alla ripresa economica.
Parlando della nuova strategia, il vicepresidente esecutivo e commissario per il commercio, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato: “Le sfide che dobbiamo affrontare richiedono una nuova strategia per la politica commerciale dell’UE. Abbiamo bisogno di un commercio aperto e basato su regole per aiutare a ripristinare la crescita e la creazione di posti di lavoro dopo COVID-19. Allo stesso modo, la politica commerciale deve sostenere pienamente le trasformazioni verdi e digitali della nostra economia e guidare gli sforzi globali per riformare l’OMC. Dovrebbe anche darci gli strumenti per difenderci quando affrontiamo pratiche commerciali sleali. Stiamo perseguendo un percorso aperto, strategico e assertivo, sottolineando la capacità dell’UE di fare le proprie scelte e plasmare il mondo che la circonda attraverso la leadership e l’impegno, riflettendo i nostri interessi e valori strategici”.
Rispondendo alle sfide attuali, la strategia dà la priorità a un’importante riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio, inclusi impegni globali in materia di commercio e clima, nuove regole per il commercio digitale, regole rafforzate per affrontare le distorsioni della concorrenza e il ripristino del suo sistema per la risoluzione vincolante delle controversie.
La nuova strategia rafforzerà la capacità del commercio di sostenere le transizioni digitali e climatiche. In primo luogo, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo. In secondo luogo, rimuovendo le barriere commerciali ingiustificate nell’economia digitale per raccogliere i vantaggi delle tecnologie digitali nel commercio. Rafforzando le sue alleanze, come il partenariato transatlantico, insieme a una maggiore attenzione ai paesi vicini e all’Africa, l’UE avrà la grande occasione di plasmare meglio il cambiamento globale.
Parallelamente, bisogna che l’UE adotti un approccio più duro e assertivo nei confronti dell’attuazione e dell’applicazione dei suoi accordi commerciali, combattendo il commercio sleale e affrontando i problemi di sostenibilità. L’UE deve intensificare gli sforzi per garantire che i suoi accordi producano i vantaggi negoziati per i suoi lavoratori, agricoltori e cittadini.
Questa strategia si basa su una consultazione pubblica ampia e inclusiva, che comprende oltre 400 proposte di un’ampia gamma di parti interessate, eventi pubblici in quasi tutti gli Stati membri e uno stretto impegno con il Parlamento europeo, i governi dell’UE, le imprese, la società civili e il pubblico.