Ci sono scandali che mettono i brividi. E’ quel che è accaduto nel carcere di San Gimignano, il 17 febbraio, 10 agenti della polizia penitenziaria sono stati condannati per tortura e lesioni aggravate in concorso a pene dai due anni e tre mesi ai due anni e otto mesi. Le torture erano avvenute nell’ottobre 2018, durante il trasferimento coatto di cella di un detenuto.
La sentenza ha riguardato 10 dei 15 agenti imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Per gli altri cinque, rinviati a giudizio lo scorso novembre, si attende il processo a maggio. Sempre nel novembre 2020 era stato condannato a quattro mesi di reclusione per rifiuto di atti d’ufficio un medico del carcere toscano per non aver visitato e refertato la vittima.
Chi monitora e controlla un criminale deve essere compreso, sicuramente non lavora in un ambiente poco ostile. Ma non vi è cosa peggiore di veder delinquere chi deve applicare la legge.