Home Senza categoria Il senatore della Lega Alberto Bagnai associa la Germania di oggi a quella nazista

Il senatore della Lega Alberto Bagnai associa la Germania di oggi a quella nazista

by Romano Franco

In un intervento senza vergogna il senatore leghista, Alberto Bagnai, durante la dichiarazione di voto sulla legge di bilancio, ha pensato bene di paragonare la Germania di oggi a quella nazista. Nessun atteggiamento ci sorprende più della  “lega dell’odio”; alla ricerca costante di un nemico da abbattere per poter sparare, al solito, fumo negli occhi al proprio elettorato con lo scopo di distogliere l’attenzione alla loro scarsità di contenuti.

E quindi, a suo uso e consumo il senatore leghista espone la sua brillante ‘supercazzola’, fiore all’occhiello della sua politica, e dice: “In un afflato europeista il 1 settembre 1939 la Germania invase la Polonia perseguendo a modo suo, che nel frattempo è cambiato nelle forme ma non nella sostanza, l’obiettivo di una unificazione del Continente a suo uso e consumo, voi preferite tirare a campare, meglio un sussidio oggi che la dignità domani, ed è per questo che il gruppo che mi onoro di appartenere non vi darà la mia fiducia”. L’intervento in Aula del senatore fa scattare il richiamo da parte della presidente del Senato Elisabetta Casellati.

“Sto controllando una sua espressione di un paragone tra la situazione della Germania e della Polonia che non mi sembra adatto a questa situazione, comunque sto controllando, mi viene segnalato il testo” dice Casellati.

Non tardano ad arrivare le molteplici critiche. Insorge il Pd. “Paragonare l’Europa che affronta la pandemia con il Recovery, alla Germania nazista che invase la Polonia nel 1939, è una delle ultime perle confezionate dalla Lega – afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci – L’improvvido oratore è il senatore Alberto Bagnai, l’ideologo del partito di Salvini, nella sua dichiarazione di voto sulla legge di bilancio. Le follie della Lega non smettono di stupire”.

“È allucinante questo paragone – fatto dal senatore Bagnai, intervenuto in Aula a nome della Lega – tra l’Unione Europea e l’invasione tedesca della Polonia nel 1939 – dice il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani – Salvini e la Lega dovrebbero prendere le distanze alla velocità della luce da posizioni così demenziali. Purtroppo per questo Paese, temo proprio che non lo faranno…”.

Le parole pronunciate da Bagnai in Senato “sono di una gravità inaudita – sottolinea su Facebook Emanuele Fiano – Bagnai cita senza colpo ferire, l’avvio del secondo conflitto mondiale, l’invasione della Polonia da parte nazista, che portò poi all’eliminazione di quasi tutta la popolazione ebraica (milioni di persone) oltre a molti altri. Come si possa paragonare quella tragedia a qualsiasi fenomeno politico contemporaneo, solo la volontà continua di falsificare la storia può spiegarlo. Bagnai dovrebbe alzarsi in Senato e scusarsi solennemente con milioni di vittime della violenza nazista. Non lo farà, la storia ormai viene usata per qualsiasi scopo, da troppi, in politica”.

Si possono giudicare i figli della Germania per i peccati dei propri antenati? Se dovessero giudicarci per i crimini di guerra dell’antica Roma, noi europei, finiremmo alla gogna.

Il tentativo stupido e grottesco di allontanare un alleato nazionale in un momento difficile, dove, coesione, unità e altruismo sono le uniche ricette, è l’ennesimo atteggiamento egoista evidenziato dalla Lega di Salvini. Si può comprendere l’odio per Conte e per l’esecutivo, ma, destabilizzare la situazione attuale con un alleato forte come la Germania, è folle quasi quanto l’idea stessa di nazismo.

L’emarginazione creata è troppo pericolosa per rimanere impunita, non si può spingere la gente ad odiare i nostri simili nati in un posto diverso dal nostro, non si può diffondere ignoranza di usi e costumi senza conoscerli appieno e soprattutto, non possono esserci pregiudizi riguardanti genere, sesso, etnia e cultura. Sono queste le basi del nazismo mio caro Bagnai.

0 comment
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Potrebbe interessarti

Lascia un commento