Home In evidenza Dl sicurezza: Lega di Salvini scatena rissa dopo l’approvazione del Senato

Dl sicurezza: Lega di Salvini scatena rissa dopo l’approvazione del Senato

by Romano Franco

Oggi, venerdì 18 dicembre, il Senato rinnova la fiducia al Governo dopo l’approvazione dei decreti su immigrazione e sicurezza atti alla modifica dei decreti Salvini del Governo Conte1.

Il Governo prosegue la sua strada, nonostante le tumultuose proteste della Lega di Salvini, che come segno di dissenso ha occupato inopportunamente i banchi in Aula, espediente che ha portato ad uno slittamento del voto finale dalla previsione iniziale di ieri sera a questa sera.

Un’approvazione ai limiti della decenza da far invidia ai Talk Show televisivi più trash: striscioni, cartelli, fischietti, urla, spintoni, tutto adibito per lo spettacolo. La seduta di oggi pomeriggio è stata sospesa dopo che i senatori della Lega hanno esposto uno striscione in cui era riprodotto il programma elettorale dei 5s sulle politiche dell’immigrazione con tanto di logo, per sottolineare il cambiamento di posizione del Movimento.

E solo a quel punto il clima da stadio è venuto fuori come meglio non ci si poteva immaginare e quindi: proteste e fischi, urla e cori :«Buffoni buffoni!» o « Fascisti». Non bastano i cori per rendere lo spettacolo pietoso, ad arricchire il tutto, c’è anche l’aggressione al senatore questore dell’ Udc, Antonio De Poli, che è stato strattonato in aula durante il parapiglia, finito in infermeria insieme ad un commesso. Le proteste hanno avuto inizio dopo le dichiarazioni di voto.

Già durante la discussione, il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha richiamato i senatori della Lega a più riprese per l’uso di fischietti utilizzati come segno di protesta contro la prossima approvazione del decreto. La presidente Casellati ha annunciato che ci sarà una istruttoria attraverso foto e video per stabilire le responsabilità sull’accaduto.

Dl Sicurezza

La nuova misura stabilisce, tra le misure relative all’immigrazione, che il rifiuto o la revoca del permesso di soggiorno non possano essere adottati quando ricorrano seri motivi derivanti dal rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato (mentre e’ esteso l’ambito di applicazione del divieto di espulsione). Vengono inoltre disposte, per alcune tipologie di permessi di soggiorno, la convertibilità in permessi di lavoro.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento