Home Attualità No mask e negazionisti protestano a Roma dopo il record mondiale di contagi

No mask e negazionisti protestano a Roma dopo il record mondiale di contagi

by Romano Franco

L’esercito dell’ignoranza non si ferma mai! Neanche davanti ad un virus che nelle ultime 24 ore ha contagiato oltre 350.000 persone, record più alto da quando tutto ebbe inizio.

Le manifestazioni di protesta sono state autorizzate a condizione del rispetto del distanziamento sociale e tutti i manifestanti devono essere muniti di mascherina. L’assurdità di questa richiesta mi lascia perplesso; come può seguire le regole chi nega il virus e l’utilità delle regole stesse? Sarebbe come dire ad un non credente di pregare affinché la sua anima venga salvata.

Tutte le forme di protesta sono ben accette, se fatte con cognizione di causa però; tutti possono avere dubbi e perplessità riguardo alle norme e alle regole ferree che ci hanno imposto, protestare per le regole imposte, giuste o sbagliate che siano, è un diritto sacrosanto, nulla in contrario, ma negare una catastrofe che ha annoverato tra le sue vittime più di un milione di persone e che, ad oggi, sta aumentando drasticamente in Italia, dovrebbe essere considerato un reato. L’atteggiamento sconsiderato e incauto mette a rischio vite umane; e se mettere a rischio vite umane non è considerato più un reato, beh, non si sa più cosa lo sia. 

Il capo della Polizia Gabrielli ai prefetti: “Tutte le manifestazioni pubbliche devono svolgersi soltanto in “forma statica” e solo a condizione che vengano rispettate tutte le regole previste dalla normativa anti-Covid, vale a dire garantendo il distanziamento sociale e l’uso della mascherina. In caso contrario, le forze dell’ordine dovranno scioglierle”.

E’ quanto scrive Gabrielli in una circolare inviata a tutti i prefetti e i questori nella quale viene indicata la linea da tenere nei confronti degli eventi. In sostanza, le manifestazioni saranno autorizzate solo se gli organizzatori garantiranno il rispetto della normativa anti-Ccovid. E nel caso in cui diano le garanzie e poi durante le manifestazioni violino le norme, sarà inevitabile un intervento delle forze dell’ordine per impedire le violazioni e per sciogliere la manifestazione.

Poi, sottolinea Gabrielli: “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche potrà essere solo in forma statica – sottolinea ancora Gabrielli – a condizione che nel corso delle stesse siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento del virus”.

Massimo rigore e fermezza assoluta nei confronti di chi non rispetta le normative anti covid durante le manifestazioni. E’ la linea che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dato ai responsabili della sicurezza pubblica e che è stata immediatamente recepita.

In un momento come questo, con la curva dei contagi che continua a salire sempre più rapidamente, viene sottolineato al ministero, l’input è chiaro: non verranno tollerate leggerezze e atteggiamenti superficiali da parte dei manifestanti, soprattutto da parte di “provocatori” che possono mettere a rischio la salute pubblica. Massimo rigore, dunque, che significa sanzioni per chi non rispetta le regole – fino a mille euro – e scioglimento immediato delle manifestazioni.

Ma in un momento delicato come questo, perché chi non crede può mettere a rischio chi non riesce a negare l’evidenza?

Perché autorizzare assembramenti mossi da buffonate di tal portata, esistono migliaia di altri modi per far protesta. Inoltre, perché non portate questa gente, in visita guidata, negli ospedali o nelle terapie intensive, magari si ricrede, o meglio ancora, i più egocentrici confermeranno le loro teorie e, pensando di vedere attori pagati dallo Stato per incutere paura, rinnoveranno l’idea di vivere in una specie di “Thruman Show”. Del resto chi non desidererebbe un reality dove gira tutto intorno a te.

Rispettare le restrizioni è un dovere che dobbiamo assumerci, non nei confronti dello Stato, neanche per il rispetto di noi stessi, ma, bisogna farlo solo ed esclusivamente nei confronti di chi, grazie alle restrizioni e alle nuove regole, ha vissuto e sta continuando a vivere una vera e propria tragedia.

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