Dopo il voto della Polverini adesso c’è il consenso al governo Conte di Maria Rosaria Rossi, ex tesoriera di Forza Italia. Questo caso fa tanto rumore nel partito berlusconiano anche per il legame profondo di fedeltà della senatrice con l’ex cavaliere.
Insieme a lei ha votato Andrea Causin, decisione già preannunciata, mentre, la defezione della Rossi non era prevista sorprendendo Antonio Tajani che, infuriato, ha annunciato che i due parlamentari saranno espulsi. Il partito è scosso poiché si temono che ci possano essere in prospettive altri esodi.
Si comincia la solita dietrologia alla ricerca del motivo per cui la Rossi abbia deciso di votare a favore dell’avvocato del popolo e più di qualcuno immagina che possa esserci lo zampino di Silvio Berlusconi in questa scelta inaspettata. Naturalmente le smentite ufficiali degli azzurri che vi sia l’avallo di Berlusconi in questa determinazione della senatrice vengono ribadite anche perché l’ex cavaliere ha ribadito in più occasioni che non sosterrà mai governi di sinistra e che farà sempre un’opposizione responsabile indirizzata a offrire una leale collaborazione di tipo istituzionale soltanto in questa fase drammatica tesa a fronteggiare l’emergenza pandemica.
Quindi nessun sostegno a Conte da parte di Forza Italia e la Rossi ha confermato che questa decisione è stata squisitamente personale senza essere stata mai condivisa con il presidente Berlusconi. Tuttavia tiene a precisare che non c’è una frattura con il capo di Forza Italia e infatti dichiara spiegando le ragioni del voto a favore: ”Il mio rapporto di stima e di amicizia con il Presidente è immutato e immutabile. Ho votato la fiducia al presidente Conte, che non è un esponente di partiti. Conte in questo straordinario e delicato momento è la nostra unica interfaccia in Italia e nel mondo. La visione di Conte è di una politica liberale, europeista e garantista. Io questa visione l’ho sposata nel 1994 e da questa visione non mi separerò mai perché ci credo ora più di allora”.
Qualcuno ben informato afferma che la decisione della Rossi sia dettata da ragioni personali legate a contrasti maturati nei confronti dell’attuale cerchio magico di Berlusconi e che, comunque, persone ben informate affermano che la senatrice non faccia parte di un gruppo di stampo moderato e centrista a sostegno dell’attuale premier. Adesso però si temono nuove ‘defezioni’, nell’ambito di Forza Italia perché il segnale nel partito in questa doppia votazione in Parlamento ha rappresentato un sgretolamento del gruppo parlamentare di Fi che seppur leggero preoccupa. In ogni caso l’addio al gruppo della Rossi, potrebbe portare nel futuro ad ulteriori abbandoni e molti esponenti azzurri chiedono al leader di intervenire, indicando precise direttive per frenare ulteriori emorragie.