I medici di Wuhan erano ben consapevoli e sapevano della pericolosità mortale del virus. Lascia davvero sgomenti i video girati di nascosto ai sanitari della città cinese che hanno ammesso di sapere quanto fosse pericoloso il coronavirus quando ha cominciato a diffondersi a Wuhan.
Naturalmente sono stati costretti a mentire per ordine della Repubblica popolare e ora hanno confessato raccontando di essere stati a conoscenza dei morti a causa del Covid-19 già nel dicembre 2019. Tuttavia soltanto a metà gennaio la Cina ha sentito l’esigenza di informare per la prima volta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sull’epidemia.
I medici erano anche a conoscenza del fatto che il virus fosse trasmissibile tra gli esseri umani ma agli ospedali è stato detto di «non dire la verità» e sono caduti nel vuoto tutti gli appelli per vietare i festeggiamenti del Capodanno lunare poiché le autorità volevano propagandare una, realtà falsa per «presentare una società armoniosa e prospera».
La nuova testimonianza getta una luce sinistra e nefasta sulla dittatura comunista confermando dubbi e sospetti assai evidenti. Un documentario trasmesso dal titolo Outbreak: The Virus That Shook The World, svela le gravissime responsabilità della Cina che fa a pugni con la dichiarazione ufficiale cinese secondo cui non c’è stata alcuna copertura dell’epidemia nei suoi primi giorni.
Infatti, questo video rafforza e aggiunge un numero sempre più crescente di prove che la Cina abbia mentito al mondo sulle prime fasi del contagio, permettendo in tal modo che si arrivasse alla pandemia globale. A conferma di tutto ciò vi è anche la condanna di una giornalista cinese a 4 anni di carcere, che ha narrato che il Covid19 a Wuhan circolava da tempo e che la Cina ha informato per la prima volta l’OMS su 27 casi dell’allora sconosciuta malattia il 31 dicembre 2019, peraltro non segnalando nessun decesso fino a metà gennaio 2020.
I medici cinesi intervistati e ripresi segretamente, però, hanno rivelato a un giornalista di sapere prima dell’allarme che il virus fosse mortale. Un medico ha anche affermato: «In realtà, alla fine di dicembre o all’inizio di gennaio, il parente di qualcuno che conosco è morto a causa di questo virus. Anche molti di coloro che vivevano con lui sono stati contagiati, comprese persone che conosco».
Il 12 gennaio 2020 l’OMS ha affermato che «non c’erano prove evidenti di trasmissione da uomo a uomo», rassicurando sulla «qualità» della risposta della Cina. Ma un medico cinese ha rivelato: «Tutti sapevamo che non c’erano dubbi sulla trasmissione da uomo a uomo». Ci sono testimoni che affermano di avere partecipato a una riunione in un ospedale e che è stato «detto di non parlare» della vera natura del contagio.
«Sapevamo che questo virus si trasmetteva da uomo a uomo. Ma quando abbiamo partecipato a una riunione in ospedale, ci è stato detto di non parlare. I capi provinciali hanno detto agli ospedali di non diffondere la verità».
I medici, infine, hanno dichiarato che le autorità conoscevano i rischi delle celebrazioni del Capodano lunare, sapendo che viaggi e folla potevano «accelerare la diffusione del virus».