Sono bastati 50 minuti di incontro tra il Premier, Giuseppe Conte e Sergio Mattarella, Capo dello Stato. L’avvocato è salito al Quirinale per confrontarsi con il Presidente per la mancata fiducia assoluta in Senato. L’esito della riunione di ieri ha messo sul tavolo tutte le possibili opzioni per il futuro del Governo Conte e per un’eventuale uscita di sicurezza.
Ieri, inoltre, Conte ha proferito anche con la sua maggioranza per fare delle valutazioni e studiare i possibili scenari. Ma la missione è una ed una sola, aumentare il bacino della maggioranza in quel Senato ‘sulla via dello Stallo’. Per il momento Conte non può cedere alcun ministero prima di aver trovato altri alleati disposti a mandare avanti la sua causa, sempre più persa.
Una svolta serve e alla svelta, se non ci sono i numeri o se Renzi vuole tornare, se si vuole insediare un governo tecnico, o di unità nazionale e, a maggior ragione, se si dovesse andare alle elezioni… Si facesse alla svelta! Non si può perdere tempo in situazioni di emergenza nel quale si pensa ad accelerare l’apparato legislativo per garantire un intervento veloce dei legislatori, dando la possibilità al premier di emettere i fantomatici Dpcm, e poi, nel mezzo del tunnel tra chiusura e ripartenza, si manda a casa un governo lasciando un vuoto incolmabile di potere e di intervento proprio nel momento più duro. E’ questa la grande contraddizione di chi ha ideato questa crisi, giusta o sbagliata che sia. Diamoci una mossa. Qui si fa l’Italia o si muore.