Home Attualità Fontana, ritardi dei vaccini? Colpa delle inchieste

Fontana, ritardi dei vaccini? Colpa delle inchieste

by Rosario Sorace

Il governatore della Lombardia Fontana ne inventa una al giorno. Niente meno, adesso fa sapere che vi è una difficoltà per reperire i vaccini per l’influenza perché i funzionari sono paralizzati per paura delle inchieste giudiziarie: “Il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della magistratura paralizza di fatto l’opera dei funzionari di Aria”, la centrale acquisti della Regione Lombardia, “che si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della procura”.

In buona sostanza il contenuto di questa lettera desta perplessità e stupore e il governatore lombardo ha scritto, tramite il suo staff legale, ai pm che in estate lo hanno indagato per l’affidamento senza gara di una fornitura di camici, poi trasformata in donazione, alla società del cognato.

Mi pare di poter dire che ammette di essere inefficiente e inefficace nell’azione amministrativa ma la colpa non è sua se non ci sono i vaccini. La responsabilità è dei magistrati che lo indagano perché mette sotto inchiesta la sua famiglia per gare irregolari e sospette. I legali di Fontana scrivono ai magistrati che l’attività della centrale d’acquisto è di fatto paralizzata dai timori delle inchieste, al punto che viene ostacolata la trattativa con una società svizzera per l’acquisto di 350mila dosi di vaccino antinfluenzale, che è in questo momento è rara e ricercata anche in Lombardia.

La Regione è anche in emergenza per la carenza del vaccino contro l’influenza, quindi adesso, per questo motivo la Regione è nell’occhio del ciclone di critiche e “c’è ampia polemica”, si legge nella lettera ai magistrati dei legali di Fontana, secondo cui “è urgente e vitale assumere le iniziative più efficaci”, in modo che il governatore possa “avvalersi delle prerogative attribuitegli nelle situazioni di emergenza” e, “come soggetto attuatore, acquistare i vaccini a trattativa privata”.

Il documento inviato non va inteso come una richiesta di “salvacondotto”, concludono i legali, ma una semplice informativa, con cui Fontana comunica ai pm che si appresta ad assumersi la responsabilità di comprare i vaccini a trattativa privata. Povero Fontana non gli ne va bene una.

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