Home Senza categoria Paragone attacca Mattarella: “Il problema non è la cattiveria del virus, ma l’incapacità totale di questa classe dirigente”

Paragone attacca Mattarella: “Il problema non è la cattiveria del virus, ma l’incapacità totale di questa classe dirigente”

by Rosario Sorace

Continua la farneticante offensiva dell’ex grillino, ex leghista, già giornalista del ‘La7’ Gianluigi Paragone che se la prende con i poteri “straordinari” che Conte e il Governo si sono presi in nome dell’emergenza. Ma dopo aver condotto una battaglia in solitudine contro l’Europa matrigna per riaffermare l’Italiaexit (sic!), si vuole mettere alla testa delle opposizioni politiche e perché no di anche alcuni frammenti di società civile che invocano l’intervento del Capo dello Stato Mattarella sullo straripamento dei poteri e della libertà democratiche.

Peccato che Mattarella segua rigorosamente le regole costituzionali e i poteri dello Stato, non passa giorno che invita alla cautela, alla prudenza e al rispetto delle regole sanitarie giustificate da un’emergenza senza precedenti che legittima una parziale sospensione delle normali procedure democratiche.

Sono molteplici i punti cardine della Costituzione che durante il lockdown sono stati sospesi e ancora oggi non sono stati ripristinati ma sul diritto alla salute non si scherza e non è possibile continuare a speculare per farsi un po’ di propaganda elettorale. Naturalmente emergono figure di “sciacalli politici” che, invece di collaborare per combattere unitariamente la drammatica pandemia, si limitano a criticare duramente persino il Presidente della Repubblica aizzando la rabbia e frustrazione della gente, facendo credere di avere la soluzione in tasca denigrando quelli che ci sono oggi.

Cosicché in merito al ruolo di Sergio Mattarella e alle azioni del Governo in chiave di sanità, nomine e Dpcm, il senatore Paragone spara a zero su tutti non riconoscendo nessun risultato e osservando solo i presunti lati negativi: “Il problema non è la cattiveria del virus, ma l’incapacità totale di questa classe dirigente. Vi sembra normale che il caso Calabria scoppia (scoppi) perché ci sono due trasmissioni televisive che martellano su questa cosa. Non è che ci volesse un premio Pulitzer per capirlo. Ma quando Report va a infilare un dito nell’occhio al pesce più grande, che si chiama Ranieri Guerra, il quale è stato Direttore Generale del Ministero della Salute ed è responsabile e si è disinteressato del piano pandemico. Non c’era un piano pandemico, mancavano le strutture minime, non c’erano terapie intensive, hanno sbagliato tutto, tutto, tutto. Ci sono andate di mezzo persone che avevano il diritto di vivere. C’è una Procura della Repubblica che sta indagando e ha sentito Ranieri Guerra per 5 ore. E sapete cosa fa adesso Ranieri Guerra? E’ il Direttore Aggiunto dell’Oms, quell’Oms che con un rapporto scritto inchioda l’Italia alle sue responsabilità. E in cambio della sottrazione di questo rapporto, l’Oms ha fatto una marchetta al Governo italiano”.

“Non c’è una testa che è saltata – prosegue Paragone – Una! Siamo nella merda. State paralizzando un sistema e lo state bloccando irresponsabilmente. E il supercommissario Arcuri ogni giorno si trova con una nomina in più. Ma chi è sto cazzo di Arcuri? Supercommissario al covid, supercommissario ai vaccini, supercommissario all’Ilva, ma chi è un personaggio della Marvel? Ma da dove lo avete tirato fuori sto genio? Sta dentro un Governo di incapaci ed ecco che Arcuri rischia di diventare un fenomeno. Non c’è una cosa giusta che hanno fatto, ah sì: hanno fatto fare le mascherine ad Fca. Hanno dato ancora soldi pubblici ad Fca auto. Diamo soldi pubblici alle multinazionali che se ne vanno in Olanda e in Gran Bretagna. Dovrebbero vergognarsi”.

Poi conclude con l’affondo duro nei confronti di Sergio Mattarella: “Ma io devo sentirmi dal Capo dello Stato ancora questa prosopopea. Il Capo dello Stato ha le sue responsabilità. Perché questa è una Repubblica Parlamentare e sotto gli occhi del Capo dello Stato abbiamo l’umiliazione del Parlamento. Quindi io il predicozzo del Capo dello Stato non lo accetto. E’ corresponsabile di quello che sta accadendo. I Dpcm sono diventati il Vangelo, le sacre scritture”.

Mentre le stesse opposizioni cominciano a rendersi conto della situazione assolutamente inedita che viviamo resta solo Paragone, a prendersela persino con Mattarella perché intervenga per violazione della costituzione e dello stato di diritto. Un politico responsabile se ha dubbi di moralità e di gestione dei tecnici del governo dovrebbe astenersi per il momento da campagne di odio per poi con prove alla mano esibirle quando tutto sarà finito. Ma il senatore cerca applausi e consensi come l’unico custode in Italia delle nostre libertà!

0 comment
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Potrebbe interessarti

Lascia un commento