Home Attualità Giancarlo Giorgetti rilancia l’idea di un Governo Draghi

Giancarlo Giorgetti rilancia l’idea di un Governo Draghi

by Rosario Sorace

Emblematiche e significative dichiarazioni del numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, che rappresenta l’ala moderata e meno integralista del Carroccio. Da mesi con il Capitano Salvini si è aperta una dialettica a tratti dura e aspra tra i due all’interno di una visione assai diversa sul governo e sui rapporti con l’Europa.

Ecco alcune sue dichiarazioni che indicano quella che secondo il vice della Lega dovrebbe essere la linea e la strategia del suo partito: “Al governo c’è una banda di incapaci, che si tiene in piedi solo grazie a una favorevole congiunzione astrale” ma “l’opposizione è ancora una compagnia di ventura, vincerà a mani basse le prossime le elezioni, quando ci saranno, ma non è pronta a governare”.

Questa analisi fa capire fino in fondo che, Giancarlo Giorgetti, non condivide certe prese di posizioni di Salvini e che spesso in contrasto con Matteo lo hanno portato sull’Aventino. Per Giorgetti, è come se questo “centrodestra avesse paura di un altro centrodestra, diverso, che invece è proprio quello che serve all’Italia”.

Giorgetti si dice, comunque, convinto che il governo Conte non finirà la legislatura, “tutti lo sanno” e poi si azzarda a fare una previsione che” una cinquantina disposti a far nascere un altro governo verranno fuori”. Ecco la sua idea principe che resta quella di un’auspicabile di governo di ampia base parlamentare guidato da Mario Draghi: “Sarebbe quello che ci vuole, per fare cose che un governo raccogliticcio come quello attuale, tutto e solo preso dal consenso, non potrebbe mai fare”.

Infine Giorgetti fa sapere su Salvini: “Ha fatto una mossa giusta, e subito la Meloni ha protestato, per ragioni di competizione elettorale”. Ecco detto chi è l’ispiratore dell’ultima proposta di Salvini per un governo in questa legislatura che ha fatto infuriare la Meloni.

Dulcis in fundo, per Giorgetti bisogna che Salvini cambi registro e, quindi, “ha ragione se prova a non farsi cuocere a fuoco lento per gli anni restanti della legislatura. Deve utilizzare questo non breve tempo per uscire dal personaggio che gli hanno cucito addosso, e acquisire l’affidabilità di uomo di governo, interna e internazionale”.

0 comment
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Potrebbe interessarti

Lascia un commento