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Corrado Augias contro l’ipocrisia francese sui diritti umani

by Rosario Sorace

Ha destato scalpore, in Francia come in Italia, il gesto della restituzione della Legion d’onore alla Francia da parte di Corrado Augias. Questa decisione del noto giornalista e scrittore italiano è avvenuta come risposta alle decisione francese di concedere la stessa onorificenza ad Al Sisi.

L’ambasciatore francese a Roma ha dichiarato con la solita retorica altisonante: “Parigi in prima linea per i diritti umani”. Mentre il padre di Regeni ringrazia Augias per questo importante e dirompente gesto simbolico che sta suscitando reazioni di ammirazione per Augias. Adesso anche Giovanna Melandri a suo tempo insignita ha dichiarato che è pronta a restituire il riconoscimento.

I principali siti di informazione e quotidiani d’oltralpe, Le Monde e Libération, il sito Huffington Post, le reti all news Bfmtv e France Info hanno dato ampio spazio alla notizia. I commenti in Francia sono stati di plauso e apprezzamento per la scelta dell’intellettuale italiano.

Il presidente di Reporters Sans Frontières, Pierre Haski, ha detto che si tratta di reazione “sana”, ricordando le vergognose menzogne e depistaggi del regime egiziano dopo la morte di Giulio Regeni. Il fondatore del sito d’inchieste Mediapart, Edwy Plenel, rammenta che “La Francia si è disonorata con questa Legione d’onore”.

L’analista esperto di terrorismo Nicolas Hénin riprende la lettera di Augias tradotta in francese e aggiunge: “Gran Croce della Legione della Vergogna”. Il commento dell’intellettuale e attivista Rokhaya Diallo è lo stesso: “Siamo davanti a una vergogna internazionale”.

Augias ha detto che andrà a Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata francese a Roma, per riconsegnare la sua Legion d’Onore ricevuta nel 2007. “Ho grande rispetto per Corrado Augias”, afferma l’ambasciatore Christian Masset. “La Francia è in prima linea per i diritti umani e non fa compromessi”, continua Masset. “Più casi sono stati discussi durante la visita del presidente Al Sisi a Parigi, nel modo più adeguato per più efficacia”.

L’Eliseo aveva dichiarato, nei giorni scorsi, che la massima onorificenza al presidente egiziano è prevista nel protocollo delle visite di Stato anche se molti osservatori politici hanno trovato molti precedenti in cui non è stata rispettata questa tradizione.

In Italia le reazioni sono state tantissime e per primo il padre di Giulio Regeni, Claudio, che  ha ringraziato Augias per il suo “esempio meraviglioso di coerenza di pensiero e di sostegno a una causa per i diritti civili”. Il presidente della Camera, Roberto Fico, definisce la scelta di Augias “apprezzabile”. “L’Europa deve essere unita e solidale, mai egoista, ancor di più quando sono in gioco i diritti fondamentali”.

Plauso anche da parte della deputata Pd Laura Boldrini: “Rinunciare alla Legion d’Onore, dopo che Macron ha dato lo stesso riconoscimento ad Al Sisi, è un gesto nobile in memoria di Giulio Regeni. Su giustizia e diritti umani, nessuna ambiguità è ammissibile. Soprattutto in Europa”.

Mentre è più tiepido il parere di Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera: ”Si può comprendere l’intenzione morale del gesto di restituire la Legion d’onore, anche se penso che la cosa più utile sia chiedere al governo francese di affiancarci e sostenerci nel chiedere al governo egiziano di contribuire a fare piena verità sull’assassinio di Regeni”.

Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, che da anni è in prima linea per ottenere giustizia sul caso del ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto, commenta: ”La lista delle personalità italiane insignite della Legione d’Onore è lunga. Auspico che da domani, nel rispetto del divieto di assembramento, si formi una lunga e ordinata coda fuori dall’ambasciata di Francia per imitare il nobile gesto di Augias”.

Adesso intende associarsi anche Giovanna Melandri, ex ministra dei Beni culturali e attuale presidente del Maxxi, che si è detta pronta a riconsegnare la Legion d’onore: “Fui onoratissima dal gesto dell’allora presidente Chirac che mi accordò l’alta onorificenza nel 2000 motivata dall’intenso lavoro di collaborazione culturale tra i nostri due paesi – spiega – Ancora oggi come presidente del Maxxi considero la collaborazione con le istituzioni culturali francesi un imprescindibile impegno per rafforzare la nostra comune identità europea. Ma dopo 20 anni da quel momento sono anch’ io come tanti altri turbata dalla scelta del governo francese che faccio fatica a comprendere persino alla luce della real politik”.

“Perché oggi in questo club entra un leader che calpesta senza esitazione i diritti umani? – si interroga Giovanna Melandri – Cosa ha questa scelta in comune con quei valori di libertà uguaglianza e fraternità che fanno della Francia un punto di riferimento delle democrazie da secoli? Avrei voluto ascoltare anche dalla Francia, così come da tutti gli altri paesi europei a partire dal nostro, parole più nette e vedere azioni diplomatiche e politiche più efficaci nei confronti dell’Egitto, a tutela dei propri cittadini, dei propri ragazzi e più in generale della civiltà del diritto. Sono pronta dunque a restituire la prestigiosa Legion d’honneur fino a quando non sarà fatta luce e verità su Giulio Regeni e non sarà liberato Patrick Zaki. Al di là dei gesti individuali e simbolici è però prioritario e fondamentale che il governo italiano si adoperi in tutti i modi e subito per la libertà di Patrick Zaki”.

É ora di dire basta all’ipocrita retorica della difesa dei diritti umani quando poi si fanno prevalere la ‘ragion di stato’ o peggio ancora le convenienze commerciali o geo politiche.

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