Il gigante dai piedi d’argilla continua a sfaldarsi e se uno vale uno meglio fare valere la proprio identità personale e fregarsene del partito che continua spegnersi lentamente. Cosicché, al Parlamento europeo, quattro dissidenti lasciano il M5s e danno l’addio eurodeputati Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato ed Eleonora Evi che passeranno con il gruppo dei Verdi.
Per evitare equivoci di eventuali pupari dietro le quinte Alessandro Di Battista rilascia una dichiarazione in cui dice che: “Lasciare è un errore”. L’annuncio di questa emorragia assai grave per i 5Stelle giunge con un comunicato di uno dei fuorusciti, Piernicola Pedicini: “La frangia ambientalista del M5s al Parlamento europeo, costituita da Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao ed Eleonora Evi, si separa formalmente dalla delegazione pentastellata presente in Europa per proseguire un percorso politico autonomo”.
E continua: “Non mi faccio cacciare, sono io che me ne vado”. La scusa per andarsene è a portata di mano e i quattro affermano che Il M5s ha tradito gli elettori e i valori da cui è nato “Con l’addio al M5s – si legge nella nota – i quattro eurodeputati rinnovano il proprio impegno a favore delle battaglie di cui sono stati portavoce in questi anni, mettendo al primo posto la difesa del pianeta e la tutela della salute dei cittadini. La decisione è stata resa necessaria dall’impossibilità di portare avanti con coerenza la difesa di questi temi, all’interno della delegazione del M5s, il cui operato oggi diverge irrimediabilmente sia dall’impegno preso con gli elettori sia dalle aspirazioni originarie del Movimento”.
Pedicini afferma: “Sono una persona scomoda per il vertice”. E lo stesso parlamentare spiega di aver ricevuto “una nuova notifica di procedura sanzionatoria da parte dei probiviri del M5s”. “E’ ormai evidente a tutti – dichiara – che sono una persona scomoda per coloro i quali si sono autoproclamati vertice del Movimento 5 Stelle e verrò sicuramente espulso per il mancato rispetto di qualche passaggio del regolamento o del codice etico”.
“La firma sull’atto di espulsione sarà sicuramente quella di un reggente Capo Politico – aggiunge polemico- esperto di censura e mai eletto da nessuno, che trattiene illegittimamente il suo ruolo di reggente da quasi un anno oltre i 30 giorni previsti dallo stesso regolamento. Ma tant’è. Proverò a toglierlo dall’imbarazzo”.
Continua nelle critiche il siciliano Corrao: “La giravolta sul Mes? Una presa in giro”. L’europarlamentare aveva sempre manifestato il proprio dissenso per la nuova linea intrapresa dal Movimento. Adesso per Corrao l’ultima scelta quella sul voto al trattato del Mes rappresenta una “presa in giro”.
“Dire lo avalliamo ma ‘non lo attiveremo’ è una clamorosa offesa a chiunque possieda un cervello e anche un’incredibile violazione del programma elettorale. Il nostro impegno con i cittadini era di fare il massimo per smantellare, liquidare il fondo salva stati e altri strumenti di austerity”.
D’Amato affonda nelle critiche: “Il MoVimento ha cessato di esistere da un pezzo”.
Per la D’Amato il “M5s ha perso la sua identità e ha cessato di esistere da un pezzo e in realtà se ne sta distruggendo anche il ricordo”. L’europarlamentare dichiara che è mancata una seria lotta per l’ambiente, che era una delle stelle polari del Movimento ormai spenta.
“Una stella che dovremmo portare in alto a Bruxelles. Noi siamo stati votati per questo, e con coerenza continueremo a portare avanti queste battaglie. Non siamo stati ‘nominati”‘ ma abbiamo ottenuto i voti prima degli iscritti, poi degli elettori. Uno per uno. E’ a loro che continueremo a rendere conto. Con coerenza e serietà, lottando per risolvere i problemi reali degli italiani e degli europei. E non le piccole beghe da azzeccagarbugli di una classe dirigente che sembra ormai incollata alle poltrone”.
“Il M5s ha tradito le sue battaglie” afferma Eleonora Evi “è una decisione sofferta, maturata nel tempo, che oggi prendo con lucidità e consapevolezza. Non sono cambiata io. E’ il Movimento ad aver tradito le sue battaglie e la sua identità”. L’europarlamentare in un lungo post su Facebook elenca tutte le battaglie che sono state volutamente perse dai vertici del M5s, che “hanno deciso deliberatamente di calpestare la democrazia interna”. “Lentamente e sotto traccia, in modo insidioso e subdolo, il Movimento ha iniziato a cambiare pelle – accusa -. Che dico, fosse solo una questione esteriore sarebbe ancora recuperabile. Ma la trasformazione è, purtroppo, molto più profonda e tocca il cuore e l’anima di questo progetto politico”.
Emblematica la dichiarazione di Di Battista che fa una dichiarazione in cui cerca di far capire che con questi abbandoni non c’entra nulla e che non li ha minimamente ispirati: “Lasciare il Movimento è un errore”. “Questa vostra scelta mi dispiace” e “per me è un errore”. Poi commentando le dichiarazioni sui social di Corrao, Di Battista gli ricorda di aver “tante volte” espresso la sua contrarietà ad abbandonare. “Sei una persona per bene e sei un amico e per me l’amicizia così come la riconoscenza è un grande valore. E’ stato un onore aver fatto battaglie e migliaia di km insieme a te… Ad ogni modo è la tua vita. In bocca al lupo”.