Due edizioni anastatiche per due romanzi tra i più famosi della produzione di Pier Paolo Pasolini.
Operazione intelligente della casa editrice Garzanti che pubblica questi due piccoli capolavori della nostra tradizione letteraria.
Tommaso Puzzilli, protagonista immaginario di “Una vita violenta” incarna il disadattamento, lo straniamento, la degradazione degli ambienti tipici della borgata romana del dopoguerra.
Il sottoproletariato, tema costante nella riflessione pasoliniana, è presente anche nei “Ragazzi di vita”. L’ineluttabilità della condizione di una certa gioventù nata e cresciuta nell’emarginazione e nel più completo abbandono.
Nel 1955 il romanzo è processato per oscenità per i suoi espliciti richiami alla prostituzione maschile.
Certo, Pasolini provoca ma, forse, la vera provocazione non è la sua, ma la condizione minima e miserrima di certe esistenze e di certi giudizi.
La sua morte avvenuta in circostanze misteriose il due novembre 1975 chiude una vita ma apre, sorprendentemente apre, un percorso di riflessione che forse non si spegnerà mai!