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Rimini riparte dal Lavoro

by Freelance

Di Andrea Turci

A Rimini il problema non sono i parcheggi, il traffico, il lungomare, la rotonda della ss16; ma il Lavoro. Disoccupati, precari, lavori stagionali poco retribuiti o in alcuni casi sfruttati.

Occorre che le Istituzioni e i rappresentanti dell’amministrazione comunale debbano farsi promotori della lotta alla precarietà allo sfruttamento e a politiche attive di Lavoro.

Come Circolo Avanti Social di Rimini e Provincia rivendichiamo un vero piano per formare e assumere direttamente i disoccupati della città per lo svolgimento dei servizi di pubblica utilità, senza discriminazioni e pagando un salario dignitoso come previsto dai contratti nazionali.

Ultimamente in consiglio comunale abbiamo assistito a un teatrino tra maggioranza e minoranza. Imbarazzante leggere e assistere a certi eventi per chi è senza lavoro, per chi riesce a lavorare solo pochi mesi in estate o per chi è disoccupato.

Sarebbe bello poter assistere a un consiglio comunale dove si discuta seriamente di:

Miglioramento delle politiche attive del lavoro, a partire dagli strumenti già esistenti e predisponendone di nuovi.

Piano di rimessa al lavoro dei disoccupati e precari della città, attraverso assunzioni per il miglioramento dei servizi civici.

Potenziamento degli strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori disoccupati e precari, nell’ottica di garantire la continuità del salario a chi non ha un lavoro (stabile), inclusi i lavoratori non coperti dalle forme di sostegno esistenti.

Istituzione di centri di informazione e supporto nella ricerca di lavoro e nell’accesso ai servizi.

Revisione dei criteri di accesso dei lavoratori disoccupati e precari a benefici, agevolazioni, sussidi ed altri strumenti predisposti dalle istituzioni locali, per rimuovere ogni possibile discriminazione.

Eliminare i criteri di subappalto di assunzioni nelle partecipate per eliminare logiche del massimo ribasso.

Invitiamo maggioranza e minoranza a un maggior senso di responsabilità e di attivarsi da subito a unirsi per discutere e deliberare politiche attive di lavoro per confermare Rimini non solo capitale del turismo europeo ma anche una città dove trasferirsi per trovare un lavoro sicuro tutto l’anno.

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