Home In evidenza La stucchevole sceneggiata del governo Meloni va sempre in onda

La stucchevole sceneggiata del governo Meloni va sempre in onda

La premier mette alla gogna e insulta prima di affrontare la sua disfatta in Europa

by Redazione

Che si tratti della guerra in Ucraina, del caro bollette o della tragedia di Cutro, per Giorgia Meloni la colpa è sempre degli altri.

Credendo di esser diventata grande, la maggioranza della Meloni non ne ingrana una, nonostante il consenso rimanga sempre alto, ma il trucco dei Fratelli d’Italia è trovare ad ogni occasione il capro espiatorio e pomparlo fino allo sfinimento utilizzando tutto il mainstream conservatore tanto caro a Giorgia Meloni.

L’intervento di oggi alla Camera è un postribolo di luoghi comuni che vengono sciorinati all’uso dalla premier per continuare ad incantare l’opinione pubblica.

La centralità delle idee retrò viene ripetuta fino allo sfinimento e, così, la premier ritorna sui tre temi centrali già affrontati nel corso delle comunicazioni del governo in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo: migrazioni, transizione ecologica e conflitto in Ucraina.

“Non mi è chiara la proposta che arriva dalle opposizioni” esordisce Meloni a proposito del tema migranti. “Noi proponiamo un Piano Mattei per l’Africa e, mentre blocchiamo l’immigrazione illegale, vogliamo favorire quella legale. È la direzione che abbiamo preso con il Decreto flussi. Non vedo proposte alternative”.

Oggi, a differenza di ieri, l’Africa e il Maghreb sono investite da grandi opportunità, data la guerra in Ucraina e la lenta recessione che si dovrà affrontare in Europa grazie alla mancanza di materie prime.

Ciò che Giorgia Meloni ignora è che l’Africa oggi, a differenza dell’Italia, dialoga con tutti e, inoltre, l’unione tra Stati potrebbe portare a sovvertire l’ordine mondiale a tal punto tanto da far traballare la gerarchia creata negli anni passati.

Riguardo alla tragedia di Cutro Giorgia Meloni non si scompone e, dopo aver parlato di blocco navale e di invasione di massa fino alla nausea, oggi “ci presentiamo con la coscienza a posto”, dice la premier. “Avete stabilito un colpevole senza avere le prove! Io sono una madre!”, ribadisce a gran voce la presidente del Consiglio.

Poi, “sui Paesi di Visegrad, va aggiornato il manuale degli slogan” chiede con sarcasmo la premier: “i Paesi di Visegrad stanno accogliendo milioni di profughi ucraini”. Quelli cristiani bianchi e profumati; a differenza dei neri, sporchi e senza dio che arrivano per mare.

Ma passando alle battute più stucchevoli, il capo del governo ricorda che “la direttiva sugli edifici e sull’efficientamento energetico rischia di diventare una patrimoniale. I costi devono essere sostenibili sul piano sociale ed economico”, dice in merito a Superbonus e Reddito di Cittadinanza.

In un secondo passaggio, Giorgia Meloni dice che è “finita l’epoca in cui l’Italia subisce i processi, questa nazione deve contribuire a definire in quale direzione va il mondo”. E, infine, chiede di non vivere “la politica estera come un fatto di tifoseria, amico/nemico”, dice il capo del governo.

Sentir parlare la premier di terziarietà pare a dir poco ironico detto da chi fino all’altro giorno, non tenendo conto delle conseguenze, auspicava la vittoria impossibile dell’Ucraina a qualsiasi costo.

Infine, “condividiamo gli obiettivi della transizione verde ma non è l’Europa che deve dirmi come io raggiungo quegli obiettivi. Alcune posizioni hanno un approccio troppo ideologico. La decarbonizzazione ci consegna alla deindustrializzazione” mette in guardia la premier.

Ma dulcis in fundo, sempre da chi sostiene di non vedere la politica estera come una tifoseria fatta di amici e nemici, Giorgia Meloni ribadisce la sua sottomissione alla linea della Nato. “La posizione del governo non è per un avvicinamento alla Cina e un allontanamento dalla Nato, sperando che una sconfitta dell’Ucraina avvicini la pace (ma non sarebbe così)”.

Dialogare con tutti no?!

“Preferisco dimettermi piuttosto che andare in Europa a prendere ordini, come fece Giuseppe Conte con la Merkel”, dice la premier. Meglio prenderli dalla Nato e da Biden, nevvéro Giorgia?!?

Potrebbe interessarti

Lascia un commento