L’azione repressiva delle forze dell’ordine comincia a produrre i primi risultati a Foggia, dopo che una nuova criminalità organizzata violenta e spregiudicata aveva infestato il territorio.
Un blitz della Polizia della città pugliese ha condotto all’arresto di tre persone e uno di questi è personaggio noto della criminalità locale, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa “Moretti – Lanza – Pellegrino”, mentre gli altri due sarebbero legati alla stessa batteria da vincoli di parentela.
Questi soggetti avrebbero tentato di estorcere 2.500 euro ad un imprenditore locale, e avrebbero sparato dei colpi di arma da fuoco verso il box dell’abitazione della presunta vittima ai tre è stato notificato un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Le accuse formulate a carico dei tre sono: tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di pistola.
Reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso. E da queste indagini emerge anche che gli imputati avrebbero tentato di estorcere una cifra di 2.500 euro ad un piccolo imprenditore locale che comunque non aveva versato la somma di denaro.
Per ritorsione, lo scorso 16 febbraio, il gruppo criminale avrebbe sparato alcuni colpi di arma da fuoco verso il box dell’abitazione della vittima.
A conferma di ciò le forze dell’ordine hanno rinvenuto due bossoli e tre ogive di calibro 7.65.
Nel corso delle perquisizioni la Polizia ha trovato anche due cartucce inesplose, all’interno di un’auto di uno degli indagati, che sono dello stesso calibro di quelle che si ritengono utilizzate per l’atto intimidatorio.
Uno di questi soggetti era già stato sottoposto ad una misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Decima Azione bis” poiché era stato accusato di aver riscosso denaro – per conto della batteria mafiosa citata.
L’indagine in corso avrebbe confermato legami degli altri 2 indiziati, basati su vincoli di parentela, con la stessa batteria mafiosa.
Il Gip di Foggia ha confermato i fermi nei confronti di tutti e tre gli indagati. L’accertamento dei fatti riguarda un periodo in cui Foggia era stata colpita da una serie di atti intimidatori.
Si tratta della seconda operazione relativa a questi fatti mentre la prima operazione aveva indagato sui soggetti che sono ritenuti autori di un attentato ai danni dell’attività commerciale “Poseidon” terminata lo scorso 17 febbraio.