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Mafie all’assalto dei ristoratori lombardi

by Rosario Sorace

Durante questa crisi economica epocale l’imprenditoria “criminale” non si ferma e, infatti, le mafie si muovono per accaparrarsi quote di economia legale. Da un’indagine della Confcommercio risulta che almeno un gestore su cinque, tra i ristoratori lombardi, abbia ricevuto offerte anomale.

Le misure restrittive con le chiusure prolungate, i confinamenti sociali e il coprifuoco ad un certo orario hanno determinato grandi difficoltà nei ristoratori italiani, e la Lombardia è sicuramente una delle regioni italiane più colpite dalla pandemia. Ma questa paralisi delle attività non ha scoraggiato gli interessi della criminalità organizzata che si propone a questa fetta di attività economiche.

Proprio su questo malessere sociale le mafie prosperano e cercano di insinuarsi nel tessuto produttivo. Cosi la criminalità bussa alle porte di bar e ristoranti. Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione Distrettuale antimafia analizza la situazione: “Nel periodo pandemico registriamo un interesse ancora maggiore nei confronti di questo settore, ma quello che osserviamo non è tanto il tentativo di riciclare i proventi di attività illecite, bensì di rilevare praticamente a costo zero gli esercizi commerciali in sofferenza”.

Questa indagine della Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha rilevato che il 20% degli iscritti del settore della ristorazione ha ricevuto una proposta anomala di acquisto della propria attività con offerte di acquisto nettamente inferiore al valore di mercato.

Queste richieste sono aumentate nel mese di novembre e sono state circa il doppio rispetto a giugno. “Le ragioni per cui c’è questo interesse nel settore degli esercizi pubblici, della ristorazione e dei bar sono molteplici: reinvestimento, darsi una parvenza di attività lecita, crearsi una rete relazionale, segnare il territorio”, osserva Dolci.

Per un esempio la ‘ndrangheta, è “particolarmente presente e pervasiva”, usa i locali anche in una logica “di controllo del territorio”.


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