Ormai è un fuoco di fila contro il Presidente del Consiglio Conte e anche se la vicenda del Mes sembra avviarsi a soluzione per un voto che ricompatta la maggioranza, si apre adesso un altro versante con l’attacco ai “pieni poteri” e all’accentramento nella gestione dei fondi europei previsti dell’ipotesi di lavoro dell’esecutivo.
In tal senso Elena Bonetti, Ministra delle Pari Opportunità, dopo la Bellanova si dice pronta a dimettersi “nel momento in cui non avrei più la possibilità di rispondere al giuramento che ho fatto. Ho giurato sulla Costituzione Italiana che prevede un processo democratico che deve essere tutelato e mantenuto. Nel momento in cui non fossi messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento, anche per coscienza personale, sì sarei pronta anche a dimettermi”.
Questa la dichiarazione perentoria della Bonetti che fa seguito alle prese di posizione del leader del suo partito Matteo Renzi. Se Conte non ritira la task force sarebbe pronta a dimettersi. “Se ne assumerà le sue responsabilità, come il suo partito”, ha risposto immediatamente il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Ma la sua posizione è perentoria: “Se non si ritira la task force, io e la ministra Bellanova pronte alle dimissioni. Per essere al servizio dell’Italia serve collaborazione per progetti concreti di rilancio. Ma serve farlo con il governo.
“Io ho giurato sulla Costituzione italiana – aggiunge la ministra – che prevede un processo democratico che deve essere tutelato. Nel momento in cui non fossi messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento, anche per coscienza personale, sì sarei pronta anche a dimettermi. Il Recovery plan definirà la vita degli italiani per i prossimi 30 anni ed è al Parlamento che il governo deve rendere conto. La regia di questo progetto deve essere in mano al governo. Il voto di Italia Viva ci sarà se la posizione del governo resterà europeista. Precludere oggi di accedere al Mes per questioni ideologiche è dannoso non per Italia Viva, ma per il Paese. E’ evidente che quei miliardi ci servono per dare una risposta ai cittadini”.
Poi la Ministra se la prende con la Gruber per il trattamento che ha riservato a Maria Elena Boschi: “L’accanimento sulla vita privata delle persone è sempre fuori luogo, soprattutto se si è chiamati a commentare le scelte politiche del Paese. Da cittadina che ascoltava mi aspettavo un approfondimento politico e non sul bacio tra l’onorevole e il suo compagno”.