Sergio Mattarella oggi ha ricordato la strage di Casalecchio della scuola Salvemini, tragedia indimenticabile che ha portato alla morte di 12 studenti che, ancora oggi, non hanno ricevuto giustizia: “Quelle vite spezzate sono iscritte nella memoria della Repubblica e il ricordo dei ragazzi, dei loro nomi e dei loro volti, accomuna oggi l’intera comunità civile, che si stringe ai familiari, ai superstiti, ai soccorritori di allora e a quanti negli anni hanno poi lavorato per la ricostruzione, morale e materiale”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al Comune di Casalecchio di Reno (Bologna), in occasione del trentesimo anniversario della strage del Salvemini, quando un aereo militare precipitò in fiamme su una scuola, uccidendo dodici studenti.
Questo messaggio è stato letto durante la commemorazione ufficiale. “Nulla – scrive Mattarella – potrà mai lenire un dolore così grande. Nulla potrà cancellarlo dalla storia di una comunità. La memoria è fondamento di civiltà, e la sua condivisione genera solidarietà, coscienza, cultura. I compagni di scuola, l’associazione dei familiari delle vittime, tutta la città di Casalecchio sono stati e sono testimoni di questi valori e ancora adesso, nel ricordo dell’immane tragedia, promuovono responsabilità, unità, partecipazione”.
“La sicurezza – prosegue il Capo dello Stato – è un diritto di cittadinanza. Quanto accadde trent’anni or sono non deve mai più verificarsi. Responsabilità delle Istituzioni è garantire norme e standard di sicurezza che assicurino sempre l’integrità dei centri abitati e l’incolumità di chi vi abita. Le immagini di quei momenti drammatici rilanciano questo monito e richiamano un impegno comune che non ammette pause o lacune”.
Anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato il drammatico che sconvolse l’Italia. “Trent’anni anni dalla strage di Casalecchio. Il 6 dicembre 1990 lo schianto di un aereo militare sull’Istituto Salvemini causò la morte di 12 studenti e il ferimento di 88 persone. Giovani vite spezzate, famiglie distrutte, intere comunità sconvolte da un vuoto incolmabile. L’Emilia-Romagna non dimentica. In questi giorni sono state organizzate iniziative e commemorazioni. Ribadisco l’impegno dell’Emilia-Romagna alla memoria e perché finalmente venga introdotta una legge che riconosca lo status di vittime”. Per queste vittime la giustizia non ha riconosciuto nessun colpevole in sede penale.