Si conferma il programma per l’Italia che dovrà attuare l’uso del vaccino anticovid. La prima cosa è che l’Agenzia europea del farmaco e, quindi, l’Aifa autorizzino i candidati vaccini anti Covid. L’Italia si doterà di 202 milioni di dosi di vaccino per il periodo che va da gennaio 2021 a marzo 2022.
Se il cronoprogramma non dovesse subire nessun intoppo via libera a fine dicembre con inizio campagna vaccinale entro la fine di gennaio, l’obiettivo auspicato è che tutti gli italiani siano vaccinati entro settembre. “Visto che ogni cittadino dovrà farsi due volte il vaccino, a distanza di qualche settimana, questo vuol dire che possiamo vaccinare fino a 101 milioni di persone – spiega Domenico Arcuri – se le date saranno rispettate, potremo vaccinare tutti gli italiani, perché avremo le dosi che servono”, dunque, “pensiamo di poter vaccinare entro settembre fino a 60 milioni di italiani”.
Il commissario per l’emergenza mostra una dose di sollievo e velato ottimismo, naturalmente con le cautele di un programma che si preannuncia mastodontico e non privo di difficoltà. Arcuri dice anche che le dosi opzionate dall’Italia – con i contratti firmati dall’Ue – saranno destinati anche agli stranieri: “I migranti hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano essere sottoposte alla vaccinazione”.
L’Italia attende di uscire al più presto presto da questo lungo incubo e il vaccino è l’unico antidoto certo per superare questo stato di cose.