Ieri la Commissione europea ha presentato un’ambiziosa Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 per garantire la loro piena partecipazione alla società, su base di parità con gli altri nell’UE e oltre, in linea con il Trattato sul funzionamento del sistema europeo Unione e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che stabiliscono l’uguaglianza e la non discriminazione come pietre angolari delle politiche dell’UE.
Le persone con disabilità hanno il diritto di prendere parte a tutti gli ambiti della vita, proprio come tutti gli altri. Anche se gli ultimi decenni hanno portato progressi nell’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’occupazione, alle attività ricreative e alla partecipazione alla vita politica, rimangono molti ostacoli. È tempo di intensificare l’azione europea.
Migliorare la parità di partecipazione e la non discriminazione
La strategia decennale delinea iniziative chiave attorno a tre temi principali:
- Diritti dell’UE: le persone con disabilità hanno lo stesso diritto degli altri cittadini dell’UE di trasferirsi in un altro paese o di partecipare alla vita politica. Basandosi sull’esperienza del progetto pilota in corso in otto paesi, entro la fine del 2023 la Commissione europea proporrà una Carta europea di disabilità per tutti i paesi dell’UE che faciliterà il riconoscimento reciproco dello stato di disabilità tra gli Stati membri, aiutando le persone disabili a godere del loro diritto di movimento Libero. La Commissione lavorerà inoltre a stretto contatto con gli Stati membri per garantire la partecipazione delle persone con disabilità al processo elettorale nel 2023.
- Vita indipendente e autonomia: le persone con disabilità hanno il diritto di vivere in modo indipendente e di scegliere dove e con chi vogliono vivere. Per sostenere la vita indipendente e l’inclusione nella comunità, la Commissione svilupperà orientamenti e lancerà un’iniziativa per migliorare i servizi sociali per le persone con disabilità.
Non discriminazione e pari opportunità: la strategia mira a proteggere le persone con disabilità da qualsiasi forma di discriminazione e violenza. Mira a garantire pari opportunità e accesso alla giustizia, all’istruzione, alla cultura, allo sport e al turismo. Occorre inoltre garantire la parità di accesso a tutti i servizi sanitari e all’occupazione. - E’ impossibile partecipare alla società su base di parità con gli altri quando il proprio ambiente – fisico o virtuale – non è accessibile. Grazie a un solido quadro giuridico dell’UE (ad esempio l’Atto europeo sull’accessibilità, la direttiva sull’accessibilità del web, i diritti dei passeggeri) l’accesso è migliorato, tuttavia, molte aree non sono ancora coperte dalle norme dell’UE e ci sono differenze nell’accessibilità di edifici, spazi pubblici, e alcuni modi di trasporto. Pertanto, la Commissione europea lancerà un centro di risorse europeo “AccessibleEU” nel 2022, per costruire una base di conoscenza di informazioni e buone pratiche sull’accessibilità in tutti i settori.
Come annunciato dalla presidente von der Leyen, la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 contribuisce a costruire l’Unione dell’uguaglianza, insieme alla strategia per l’uguaglianza LGBTIQ 2020-2025, al piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025, Strategia sull’uguaglianza di genere 2020-2025 e quadro strategico dell’UE per i Rom.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), adottata dall’ONU nel 2006, è stata una svolta per i diritti delle persone con disabilità: tutti gli Stati membri ne fanno parte ed è la prima convenzione sui diritti umani conclusa anche dall’UE.
Le parti della Convenzione sono tenute a promuovere, proteggere e adempiere ai diritti umani di tutte le persone con disabilità e garantire la loro uguaglianza ai sensi della legge. Con questa strategia, la Commissione fornisce il quadro a sostegno delle azioni dell’UE e degli Stati membri per attuare l’UNCRPD.
La strategia europea sulla disabilità 2010-2020 ha aperto la strada a un’Europa senza barriere, ad esempio con direttive come l’Atto europeo sull’accessibilità, che richiede prodotti e servizi chiave come telefoni, computer, libri elettronici, servizi bancari e comunicazioni elettroniche per essere accessibile e utilizzabile da persone con una varietà di disabilità.
I diritti dei passeggeri dell’UE garantiscono che le persone con disabilità abbiano accesso ai viaggi su strada, in aereo, in treno o in mare. Attraverso le politiche per la cooperazione internazionale, l’UE ha anche aperto la strada a livello globale nella promozione dell’inclusione e della piena partecipazione delle persone con disabilità.