Il presidente della Bce, Christine Lagarde, non nasconde la sua grande aspettativa dell’esecutivo “all’italiana” del suo predecessore: “L’Italia e l’Europa sono fortunate che Mario Draghi abbia accettato la sfida di aiutare a mettere fine alla crisi economica e sociale dell’Italia, in un momento in cui questa è il Paese dell’Eurozona colpito più duramente dalla pandemia”.
“Ho piena fiducia – dice Lagarde in un’intervista al francese Journal Du Dimanche – che Mario Draghi sarà all’altezza della sfida. Ha tutte le qualità che ci vogliono: ha la competenza, il coraggio e l’umiltà necessarie” per “far ripartire l’economia italiana con l’aiuto dell’Europa”.
Una stima della Bce dice che il Pil dell’Eurozona “dovrebbe essere intorno al 4%, forse leggermente sotto. Rappresenterebbe comunque già una crescita molto significativa rispetto al crollo del Pil del 6,8% registrato nell’area dell’euro nel 2020”.
“Tutto dipenderà dalla politica e dalle campagne di vaccinazioni. Dipenderà anche dalle misure economiche prese dai governi in risposta alle condizioni sanitarie. Alla Bce – aggiunge la presidente della Bce – restiamo convinti che il 2021 sarà un anno di ripresa, la ripresa economica è stata ritardata ma non abbattuta. E’ ovviamente attesa con impazienza”.
“Anticipiamo un’accelerazione intorno a metà anno anche se le incertezze persistono – conclude la Lagarde – non siamo al riparo di rischi ancora sconosciuti. Dobbiamo essere lucidi: non ritroveremo prima di metà 2022 i nostri livelli di attività economica pre pandemia”.