Un altro grande campione del calcio mondiale scompare. È una notizia choc, che lascia senza fiato: è morto Paolo Rossi, l’uomo simbolo che ci fece vincere il mondiale di Spagna del 1982. In questo terribile anno è stato l’ennesimo colpo al cuore per il mondo del calcio e per l’intero Paese.
Paolo Rossi era un giocatore imprevedibile, estroso e talentuoso che ci ha donato gioia e felicità nel memorabile mondiale del 1982. Dopo due settimane dalla morte di Diego Armando Maradona ad appena 60 anni, scompare anche Pablito che aveva compiuto 64 anni lo scorso 23 settembre. La moglie Federica Cappelletti, lo ricorda con una struggente dicitura sui social «per sempre» affiancata da un cuore e, poi, «Nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto….».
Paolo è stato il nostro eroe azzurro che vinse con la Juventus di Trapattoni negli Anni ’80: due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea, fino alla Coppa dei Campioni nel 1985 con la tragica finale dell’Heysel, che fu anche la sua ultima partita in bianconero.
Cominciò la sua carriera nel Lanerossi Vicenza in Serie A nel 1976/77 e in quello stesso anno si mise in luce per le sue doti in area di rigore realizzando ben 24 gol e diventando il capocannoniere . La sua vita fu costellata da momenti bui prima l’infortunio al ginocchio, poi la retrocessione del Vicenza e quando fu ceduto al Perugia nel 1979 venne coinvolto nello scandalo del calcioscommesse del 1980 per la partita con l’Avellino, dove firmò anche una doppietta, che gli costò due anni di squalifica e l’addio all’Europeo in Italia.
Rossi in quel momento meditò di abbandonare il calcio. Fu merito di Boniperti che, invece, lo convinse a ripartire dalla Juventus nel 1981. Enzo Bearzot lo volle al mondiale in Spagna nonostante la sua inattività per due anni. Fu la consacrazione a livello internazionale e Pablito segnò a ripetizione portando alla conquista di un mitico campionato mondiale.
In quell’anno vinse anche il Pallone d’oro e divenne uno degli italiani più famoso nel mondo. Oggi piangiamo l’uomo garbato, gentile e allegro che ci ha regalato grandi emozioni e che ha accompagnato la nostra vita come un amico conosciuto da sempre. Addio Pablito.