E con tristezza che annunciamo la morte di Ettore Guglielmo Epifani. Nato a Roma, da genitori di origine campana, nel quartiere Talenti il giovane Epifani terminò gli studi superiori presso il liceo Orazio conseguendo la maturità classica e nel 1973 si laureò all’Università La Sapienza di Roma in filosofia.
Dopo aver conseguito la laurea si iscrive alla CGIL, dove milita per alcuni anni come sindacalista. Nel 1974 diresse la Casa editrice della Confederazione, l’Esi, aumentando in maniera considerevole il suo prestigio all’interno della confederazione
Nel 1979 incomincia la sua carriera di dirigente sindacale con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai.
Nel 1990, invece, entra nella segreteria confederale e nel 1993 sarà nominato segretario generale aggiunto della CGIL da Bruno Trentin. È stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra.
Dopo aver militato ancora da Vice di Cofferati nei vertici della CGIL, dal 1994 al 2002, a seguito della conclusione del mandato di Cofferati, diviene segretario generale della CGIL.
Il 16 ottobre 2010 Guglielmo Epifani si ritira da segretario della CGIL pronunciando il suo ultimo discorso in Piazza San Giovanni, a Roma, in occasione della manifestazione della FIOM. Il 3 novembre 2010 gli succede alla guida Susanna Camusso, prima donna segretaria della CGIL.
Dopo l’addio al sindacato, nel 2013 viene candidato alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Campania 1, come capolista del Partito Democratico, venendo eletto deputato della XVII Legislatura.
Il 7 maggio 2013 viene eletto presidente della X Commissione permanente Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati. Nel 2013 venne nominato temporaneamente nominato Segretario reggente del Pd, in seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani.
Dopo l’addio col Pd, si candidò alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 come candidato nella lista Liberi e Uguali e viene rieletto alla Camera dei Deputati.
Anche Bobo Craxi, nostro Direttore Editoriale, non manca a tessere l’elogio di questo grande personaggio, e dice: “Sono addolorato per la scomparsa di Guglielmo Epifani. Ne ricordo con amicizia il garbo e l’intelligenza. Mantenne sempre vivo il rapporto con la comunità di origine che era la nostra. Un sindacalista di vaglia ed un politico serio”.
Anche l’ex Ministro del governo Craxi, Rino Formica, ricorda il “Compagno” socialista: “Guglielmo Epifani è stato socialista x cultura e sentimenti. Ha saputo portare i valori del Socialismo umano in terre non sempre amichevoli della sinistra. Contrastò la cancellazione della memoria dell’opera del riformismo socialista e mantenne viva quella ispirazione nella condotta dell’azione di una sinistra in assenza del Partito Socialista. Un male ha spezzato il suo fisico ma il suo pensiero e la sua azione torneranno a vivere nel mondo del lavoro”.
Anche l’ex Ministro socialista Claudio Martelli ha voluto ricordare l’ex segretario della CGIL. “Sono profondamente addolorato per la perdita di un amico e di un compagno cui mi legano rapporti politici e affetti personali. Ricordo un giovane brillante sindacalista socialista, unitario e modernizzatore. Anche negli anni in cui le nostre strade si separarono abbiamo conservato la stima e l’affetto reciproci, cose che durano e che valgono sempre. Ciao caro Guglielmo, so che in cuor tuo sei rimasto sempre fedele a quel motto antico che ha illuminato la tua giovinezza: “da una parte sola, dalla parte dei lavoratori”. Ed è così che se ne va un altro personaggio legato a doppio filo con l’universo socialista. Addio Guglielmo Epifani!