Mentre l’occupazione si appresta a raggiungere il suo picco i salari reali in Italia hanno perso 12 punti rispetto al 2008 e, ancora una volta, il nostro Paese si conferma come il peggiore del G20.
Il rapporto presentato dall’Ilo, l’Organizzazione internazionale del Lavoro, ha messo in evidenza i dati sui salari 2022-23 a Roma.
Anche Giappone e Regno Unito hanno registrato una performance negativa in termini di potere d’acquisto delle retribuzioni, ma con dati molto più positivi rispetto all’Italia: rispettivamente una perdita del 2% e del 4%.
La situazione ha bisogno di “politiche compensative” perché in assenza di queste “il deterioramento dei redditi reali dei lavoratori dovrebbe continuare e portare a un calo aggregato della domanda. Ciò aumenterebbe la probabilità di una recessione più profonda, un rischio che sta già peggiorando a causa delle politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali nei loro sforzi per abbattere l’inflazione”.