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70 mila agenti in azione per un Natale blindato tra Lockdown e Restrizioni

by Romano Franco

Il Lockdown delle feste è scattato. Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio gli spostamenti verranno limitati. Da oggi, per uscire di casa, sarà di nuovo necessaria, in tutta Italia, un’autocertificazione. I controlli delle forze dell’ordine saranno a tappeto e da lunedì sono ripresi in maniera massiccia perché c’è il divieto di spostamento fra regioni, senza giustificato motivo, urgenza e necessità.

Proprio il capo della polizia Franco Gabrielli, ieri, ha sottolineato nella circolare ai questori che gli agenti — e con loro carabinieri, finanzieri, vigili urbani e militari dell’Esercito, in tutto circa 70 mila — dovranno avere “un approccio comprensivo e improntato al buonsenso”.

“Parliamoci chiaramente – aggiunge la Lamorgese – i dati ancora alti della trasmissione del Covid-19, anche in ambito familiare, ci devono indurre a diffondere il più possibile un appello all’autocontrollo e al senso di responsabilità”. Lo afferma in un’intervista al Quotidiano Nazionale il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Poi rincara la ministra: “Le autocertificazioni saranno oggetto di controllo attento da parte delle forze di polizia. Quest’anno dobbiamo fare un sacrificio per evitar, poi, di dover pagare un prezzo troppo alto nei prossimi mesi. La curva dei contagi evidenzia un andamento ancora sostenuto per cui non ci possiamo permettere cedimenti nel rispetto delle regole. Un adeguato livello di attenzione al distanziamento e all’uso della mascherina si ottiene con i controlli, ma va ricordato a tutti che la tutela della salute degli altri e dei nostri cari è affidata soprattutto a noi stessi. Per questo non mi stanco di far leva sul senso di responsabilità, per evitare che anche in queste feste di Natale si ripetano quei comportamenti disinvolti che si sono verificati la scorsa estate”, e ‘brava la ministra’, filerebbe tutto liscio se le stesse misure le applicassimo ad un regime, ma, purtroppo e per fortuna però, ci troviamo in una democrazia liberale. In tale situazione bisognerebbe prevedere che il cittadino sia formato e cosciente da mettere in pratica i consigli dello Stato e dei suoi esperti non si possono imporre norme così a contrasto con i nostri diritti.

In seguito, la Lamorgese, prima adduce al buonsenso delle forze dell’ordine dicendo: “I controlli delle forze di polizia saranno comunque rigorosi secondo un piano di rafforzamento delle misure per la vigilanza sul territorio che riguarda ovviamente non solo quelle anti Covid ma, come sempre in chiave preventiva, anche la minaccia terroristica e la tutela generale dell’ordine e della sicurezza pubblica. Anche con il lockdown della scorsa primavera le forze di polizia hanno agito con umanità ed equilibrio, cercando sempre di mettersi nei panni del cittadino”.

E poi condanna chi si esime dalle restrizioni e norme che cambiano ogni settimana come un codice Malbolge: “Questo, però non vuol dire che ci saranno cedimenti davanti a violazioni e comportamenti scorretti che potrebbero mettere in pericolo non solo la propria salute ma anche quella degli altri. È uno sforzo enorme che è stato intensificato in queste feste”.

Leggi e restrizioni, aperture e chiusure, un sistema fatto ad hoc e ad personam senza tener conto del fatto che la legge debba, perlomeno, essere uguale per tutti. Secondo le nuove norme c’è chi può portare 40 bambini dalla nonna e chi non può portare un terzo adulto alla cena della vigilia. Sono queste le grandi contraddizioni del governo Conte che, per non farsi ulteriori nemici, tiene a bada il popolo con queste norme assurde, pur di proseguire il suo cammino sempre più piatto.

Ma, cosa rischia chi viola le norme?

Chi viola le norme del decreto Natale è punibile con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a 1.000 euro, multa che viene ridotta se si paga entro cinque giorni.

Norma atta a spaventare solo “chi possiede qualcosa”. Per chi non ha nulla intestato e non vuole rispettare la norma, se ne frega.

In caso di spostamento considerato fuori norma, le forze dell’ordine possono disporre il rientro di chi non ha rispettato le regole al luogo di partenza. In caso di contestazione della multa, si può fare ricorso al prefetto.

“Le maggiori criticità potrebbero insorgere nelle grandi aree metropolitane, come quella di Roma, di Milano e di Napoli, e per questo sono allo studio anche i piani per presidiare i principali nodi di scambio e gli ingressi delle linee metropolitane per indirizzare gli utenti verso i mezzi di superficie e per scongiurare gli assembramenti nelle ore di punta” dice il ministro.

Roma sotto assedio

A Roma vengono rafforzati i controlli con l’avvio della zona rossa predisposta in occasione delle festività natalizie per contrastare la diffusione della pandemia. Il dispositivo di sicurezza, cosi come previsto dal Comitato provinciale ordine e sicurezza, ricalca il modello applicato durante il lockdown di marzo e aprile per controllare gli spostamenti in città.

I controlli di Polizia e Carabinieri saranno in entrata e in uscita. Potenziati anche i servizi nei porti, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e attorno alla metropolitana di Roma, con particolare attenzione alle zone centrali. Posti di blocco e chiusure serrate ovunque ci regaleranno un Natale da gattabuia, il tutto realizzato per un reato che non abbiamo mai commesso.

Non solo Roma

Anche nella provincia di Perugia vengono intensificati i controlli per l’arrivo della zona rossa tra il 24 e il 27 dicembre, con pattuglie “quasi triplicate”, secondo quanto riferito dalla Questura, per vigilare su rispetto delle norme previste dal decreto Natale, che consentiranno di uscire di casa soltanto per motivi di lavoro e necessità, oltre che per le deroghe previste per fare visita a parenti e amici.

E’ quanto stato stabilito nel summit in videoconferenza coordinato dal questore, Antonio Sbordone, con il colonnello dei Carabinieri Stefano Romano, quello della Guardia di Finanza, Danilo Massimo e i rappresentanti istituzionali.

La Questura fa sapere che “i controlli saranno diretti soprattutto a verificare i motivi degli spostamenti, con ritiro delle autocertificazioni e successivo riscontro”.

In particolare, si annuncia il pugno duro nell’accertamento delle uscite, consentite un’unica volta al giorno, tra le 5 e le 22, nel limite massimo di due persone: “Tra forze di Polizia siamo interconnessi e riusciamo a capire se in precedenza una persona si sia già spostata verso un’altra abitazione”.

Uno spiegamento di forze che si concentrerà anche nei pressi delle chiese, per vigilare sul rispetto delle norme anti-assembramento in occasione delle celebrazioni.

In questo articolo non si critica la precauzione, che è sacrosanta in questi frangenti, ma, si critica la poca generalità a siffatte norme; per non parlare delle punizioni inique che, come al solito, penalizzano solo chi è onesto e chi si attiene alle regole. Buon lavoro e buona vigilia di Natale a tutti. Avanti Italia!

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