Ormai manca pochissimo tempo per dirimere i nodi quasi insolubili sulla Brexit tra Bruxelles e Londra. I negoziati proseguono in modo febbrile e il momento della conclusione sta per giungere. Ursula Von Der Leyen è stata attivissima e mostra grande fiducia che si possa giungere ad un accordo complessivo prima del primo di gennaio 2021.
La presidente ha ribadito che il cammino è molto stretto ma i margini per un’intesa ci sono cosicché ognuno si deve assumersi le sue responsabilità. Appare determinato il caponegoziatore per l’Ue Michel Barnier che davanti al Parlamento europeo ha detto che rispetterà il mandato ricevuto dei 27 paesi dell’Unione Europee, poi ha anche affermato che “sono stati i britannici a fissare un termine stretto per l’uscita, hanno rifiutato ogni proroga del periodo di transizione” che la Ue proponeva per giugno 2021.
Le distanze non sono affatto colmate e non si sa bene come andrà a finire. Johnson recentemente è stato a Bruxelles ma neanche in quell’occasione si sono ridotte le differenze per l’intransigenza inglese anche se ora spiega che il governo britannico mantiene ‘la porta aperta’ ma che ‘ci sono cose che sembrano difficili da risolvere. C’è un divario che va colmato’.