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Letta accusa Orban di essere un “Esplicito alleato di Putin”

by Romano Franco

Viktor Orban dice no al nuovo pacchetto di sanzioni che sta elaborando l’Unione europea e non ci sta a far pagare ulteriormente la guerra economica ai suoi cittadini.

Il nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia dovrebbe includere un embargo sulle importazioni di petrolio.

Ma dopo aver approvato cinque pacchetti di sanzioni insieme all’Unione europea il premier ungherese ha detto un secco no alle nuove misure intraprese da Bruxelles contro Mosca.

In molti non comprendendo la scelta di Orban, che si è permesso di mettere gli interessi degli ungheresi davanti a quelli di Zelenskiy che ha etichettato qualche giorno fa l’Ungheria come un Paese ostile.

Infatti, i conservatori e illiberali del Pd, dal sontuoso stipendio, hanno bollato il primo ministro ungherese di essere “un esplicito alleato di Putin” solo per aver preservato gli interessi nazionali da buon nazionalista qual è.

In avantilive.it è stato criticato più volte Orban per aver sviluppato in Ungheria una democratura e per aver precluso i diritti Lgbt ma questa volta è difficile non essere d’accordo con la politica del premier ungherese.

Infatti, si chiede: cosa c’è di sbagliato nel preservare gli interessi dei propri cittadini non imponendo sanzioni inutili e lesive per l’Unione europea e per i suoi mercati?

Tutto, secondo Enrico Letta, leader del Pd. L’ex premier, dall’alto del suo piedistallo, giudica e offende chi non la pensa come lui e con il dito puntato contro Orban lo accusa volgarmente di essere un “esplicito alleato di Putin”.

Una pratica costante che presenta il Pd come il partito dal giudizio facile. Nessuno pare “perfetto” come Letta e i suoi sodali e chi non si allinea al loro pensiero viene tacciato di essere il nemico pubblico numero uno.

“Un alleato di Putin” che ha approvato cinque pacchetti di sanzioni contro la Russia e che si è impegnato in prima linea nell’accogliere più di 625.000 profughi ucraini, oggi, per il segretario del Pd vale come un Lukashenko qualsiasi.

Ma per Letta, il perfetto, o si fa come dice lui oppure si viene offesi in maniera spregiudicata, e dall’alto della sua esperienza bellica dice: “Il cessate il fuoco può arrivare solo se la Russia capisce che deve fermarsi e quindi serve tutta la pressione possibile. Io sono scandalizzato da Orban che mette il veto contro le sanzioni Ue: si pone come chiaro ed esplicito alleato di Putin. Che un unico Paese europeo blocchi le sanzioni è gravissimo e la responsabilità che Orban si sta prendendo è enorme. Noi siamo per l’unità dell’Ue, per sanzioni nette e dure per arrivare a un cessate il fuoco”.

Insomma, nonostante i difetti, se il premier ungherese evitasse di dar vita ad un’ulteriore speculazione sul petrolio e di far aumentare ancora una volta il prezzo degli idrocarburi in Europa, facendo gli interessi dei suoi stessi cittadini e dei poveri europei, non può e non deve essere giudicato male da chi, al contrario, dei bisogni dei suoi cittadini non se ne può fregar de meno.

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