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Le Iene contro Sileri: “Ha violato la Legge, lavorando in una clinica convenzionata”

by Romano Franco

E’ degna di nota la vicenda che vede implicate Le Iene, programma di Italia1, e Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute nel governo Draghi.

La trasmissione di Mediaset diceva, nella giornata di ieri: “Questa sera in trasmissione l’audio esclusivo che potrebbe inguaiare Pierpaolo Sileri: è un messaggio a carattere promozionale andato in onda su una radio romana, che pubblicizzava una clinica privata convenzionata dove il senatore Sileri avrebbe svolto la sua attività professionale. Ha violato la legge che impedisce a un medico del servizio pubblico di lavorare anche in una clinica convenzionata con la Regione? I dettagli e anche un audio esclusivo sui i prezzi praticati da Sileri nella struttura: 200 euro la prima visita, 150 euro per quelle di controllo”.

Secondo il rapporto delle Iene, fino al 2018 l’attuale sottosegretario alla Salute “era un medico dipendente di un ospedale pubblico, il Policlinico Tor Vergata. Eletto senatore per il Movimento 5 Stelle, nonostante l’aspettativa, risulta che lavorasse anche per una clinica privata convenzionata”. Sul caso Sileri è intervenuto anche il consigliere regionale del Lazio Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia, sostenendo che “il senatore Sileri svolgeva attività privata senza averne diritto”.

Le accuse erano seguite alla denuncia pubblica dell’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato, con queste parole: “Si fa pagare visite mediche private mentre fa il senatore”.

“Si trattava di insegnamento e tutoraggio’ ha risposto Sileri aggiungendo che ‘l’unica cosa che io ho fatto lì è stata la parte di endoscopia e di chirurgia endoscopica per un totale, se non ricordo male, di 54 procedure fra insegnamento, tutoraggio e quant’altro e su questo ci fu anche un’interrogazione fatta alla Regione Lazio alla quale ha risposto l’assessore D’amato e, diciamo, ha stabilito perfettamente che non vi era nessun conflitto. Io, per evitare ulteriori cose, ho lasciato e quello era insegnamento per la scuola di specializzazione”, dice Sileri in riferimento a quella dell’Università di Tor Vergata.

Il consigliere regionale Aurigemma sostiene il contrario e dice che si sarebbe trattato di prestazioni a pagamento: “Dalle carte che ci ha fornito l’Asl non c’è nessuna menzione all’attività didattica che il professore ha svolto”

A testimonianza della sua dichiarazione, Aurigemma ha portato un documento esclusivo che potrebbe smentire la versione dei fatti data dal sottosegretario Sileri: è un cosiddetto redazionale a carattere promozionale di una radio romana, Radio Sei – evidenzia la trasmissione nell’inchiesta – Nell’audio si sente Pierpaolo Sileri fare pubblicità alla clinica Nuova Villa Claudia.

“Lei è lì perciò per un appuntamento, per un controllo”, gli chiede il giornalista Guido De Angelis. “Sì, sì, io sono qui certo sì”, risponde Sileri.

“Allora nuova Villa Claudia si trova in via Flaminia Nuova 280, c’è anche il sito Nuovavillaclaudia.it”, prosegue De Angelis. “Per un appuntamento anche con il professor Pierpaolo Sileri io do il telefono 06…”

”Ma come? – si chiede Filippo Roma – non doveva trattarsi di insegnamento e tutoraggio per l’Università?”. Roma ne parla al telefono anche con il proprietario della clinica, Gianluigi Rizzo.

“Lei mi conferma che Sileri non veniva qua a insegnare ma a fare il medico a fare viste, interventi ed endoscopie”, continua la Iena. “Ma insegnare in che senso? Non è che insegnava”, conclude il proprietario.

“Il sottoscritto Gianluigi Rizzo dichiara che il professor Pierpaolo Sileri ha svolto presso questa casa di cura Nuova Villa Claudia la propria attività professionale consistente in prestazioni di chirurgia generale, l’attività è stata effettuata in regime di prestazione occasionale”. E’ questa la dichiarazione confermata dallo stesso Rizzo tramite una telefonata.

Le Iene si chiedono se per una visita con Sileri si pagava? E, se sì, quanto? “Dal centralino della clinica Nuova Villa Claudia dicono che il professore al momento non ha le liste aperte, ma confermano che prima fosse possibile prenotare con lui al prezzo di ‘200 euro la prima visita e 150 euro la visita di controllo”, evidenzia l’inchiesta.

Qualche giorno fa, in tv, il sottosegretario ha dichiarato: “Io sono mesi che ho chiesto di rispondere alle interrogazioni sulla faccenda di mia moglie alle Iene dello scorso anno, perché io ci tengo a spiegare quello che è successo e a dare risposte, non riesco a rispondere per dare chiarezza su mia moglie, non è una cosa normale”.

Ma a smantellare la ricostruzione dei fatti di Filippo Roma ci pensa lo stesso Sileri che afferma: “A Villa Claudia non lavoro, ma ho lavorato quando sono andato in aspettativa diventando senatore, lì ho lavorato nei primi sette-nove mesi dalla mia elezione, solo per l’attività privata e non relativa all’attività convenzionata della struttura. Ho quindi esercitato attività medica presso Villa Claudia, visitando e facendo endoscopie, ma quella struttura allora era parte del progetto di ricerca di Tor Vergata, presso cui io lavoravo. La mia attività nel privato non era pertanto incompatibile con il pubblico”.

Bisogna rivederle tutte queste leggi che vengono raggirate dai cavilli creati per far svincolare dalle inchieste i cosiddetti ‘furbetti’ della politica, loro che, hanno ribattezzato il detto: ‘Trovato l’inghippo viene fatta la Legge”. Ma con tutto quello che guadagna un Parlamentare, Senatore o chicchessia, è giusto che egli svolga altri incarichi in Italia o all’Estero?

Sicuramente ritornare al lavoro non deve essere facile dopo essere stati fermi per un’intera legislatura e c’è chi proprio questo sacrificio non può farlo. Ma dando il più alto stipendio al mondo ai Parlamentari, oltre ai vari benefit, gli italiani si aspettano l’eccellenza e una concentrazione massima da parte loro che non può essere distolta da altri incarichi o da consulenze.

Ma si sa, le decisioni e le preferenze vengono espresse sempre dai soliti noti, e quella masnada di clientes, che viene messo dietro il simbolo di un partito, serve solo all’Italia per dare, al popolo e agli altri Paesi, una pia illusione di democrazia.

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