Di Mirko Fallacia
Scoperta clamorosa nella “Terra dei Fuochi! Sul territorio dei comuni delle province di Napoli e Caserta vi è una relazione causale tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati e l’insorgenza di alcune patologie, come il tumore alla mammella, l’asma, le varie forme di leucemie, le malformazioni congenite.
Non che fosse un mistero in passato, ma, scoprirlo e determinarlo con dati scientifici alla mano può far raggelare il sangue a chi vive in quelle zone.
Il dato è stato confermato dal rapporto conclusivo dei lavori dell’accordo che la Procura di Napoli Nord stipulò nel giugno 2016 con l’Istituto Superiore di Sanità. I risultati del rapporto indicano, tra l’altro, che la mortalità e l’incidenza per tumore della mammella è significativamente maggiore tra le donne dei Comuni inclusi nella terza e quarta classe dell’indicatore di esposizione ai rifiuti (livello di rischio da rifiuti maggiore) rispetto ai comuni della prima classe, meno impattati dai rifiuti.
I casi di asma ospedalizzati sono molto superiori ai dati nella norma nei comuni maggiormente impattati dai rifiuti (terza e quarta classe dell’indicatore comunale di esposizione a rifiuti). Tra le altre risultante, la prevalenza dei nati pretermine è significativamente più elevata nei comuni della seconda, terza e quarta classe dell’indicatore, rispetto alla prima; la prevalenza di Malformazioni Congenite (Mc), nel loro complesso, è significativamente più elevata nei comuni della Classe 4 dell’indicatore Irc (più impattati da rifiuti), rispetto alla prima.
Nei comuni della classe 4 di Irc è maggiore anche la prevalenza delle MC dell’apparato urinario; nella popolazione della classe di età tra 0 e 19 anni, l’incidenza di leucemie e i ricoverati per asma aumentano significativamente passando dai comuni della Classe 1 a quelli delle Classi successive di Irc, con il rischio maggiore nei comuni della Classe 4 (la più impattata dai rifiuti).
Ora che è vi è la conferma bisogna prenderne atto ed effettuare una bonifica senza uguali, non solo, del territorio, ma anche, della mentalità circostante che ha distrutto e demolito una delle terre più belle e ricche d’Italia e che, ancora oggi nonostante i dati sconvolgenti, continua ad essere massacrata e deturpata dall’ignoranza.