La tarantella sul presidente pare interminabile e, mentre gli animi si scaldano, gli italiani cominciano a perdere la pazienza.
L’immobilismo e la lentezza del nostro sistema politico è inaccettabile, con un mondo che corre e con il Paese che muta ad una velocità inarrestabile.
Il nostro sistema è lento, obsoleto ed è lontano anni luce dai problemi della gente. Ognuno pensa a far passare l’acqua dal proprio mulino e davvero in pochi, a differenza di quello che chiede Meloni al futuro presidente, hanno a cuore l’interesse del Paese con l’imperativo categorico di preservare gli interessi degli italiani.
Ma mentre il Signor presidente Mattarella fa le valigie, la Politica “Immobile” e ignava lo vota ogni giorno di più. Una dimostrazione di quanto il coraggio e giudizio non siano di casa in quel Parlamento.
L’indecisione e l’impossibilità di trovare un successore al presidente è aberrante e questo ritorno a Mattarella che non ne vuole più sapere è una dimostrazione dei nostri rappresentanti di letargia e apatia; poiché, il presidente, per quanto possa essere stato grande, rimane comunque solo un uomo ed è impossibile credere di non poterlo sostituire.
E mentre i partiti di centrosinistra si confrontano (M5s-Pd-Leu) per decidere come votare, anche il centrodestra (Lega-Fi-Fdi-Coraggio Italia-Noi con l’Italia-Udc) si incontra per annunciare, tramite Matteo Salvini, il proprio candidato. La votazione si terrà alle 11.00 di questa mattina.
Ma mentre i cittadini attendono con ansia il nuovo presidente, ecco che arrivano le proposte inutili. La prima fra tutte è quella del segretario del Pd Enrico Letta che chiede più votazioni; cioè, altri siparietti inutili che servono solo a mettere ancor più in evidenza l’incompetenza e l’impossibilità di rappresentare dei nostri eletti.
“Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi della strategia che hanno seguito loro, siamo stati portati in giro per tre giorni”, ha detto Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra. E ancora: “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese”.
L’idea è quella di chiedere al presidente della Camera Fico di aumentare le votazioni e arrivare almeno a due al giorno.
I nomi della destra sono tanti, primo fra tutti è quello della presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, di Forza Italia; mossa che sicuramente non piacerà tanto al segretario del Pd, che aveva chiesto un nome Super Partes.
Insomma, la nomina di Salvini fa acqua da tutte le parti ed è una forte provocazione al centrosinistra che aveva chiesto un presidente per tutti.
La Casellati non lo è. E’ un rappresentante di un partito, è in Forza Italia da tempo ed è legata tantissimo a Berlusconi. Ex candidato del centrodestra.
Ma oltre a questo, l’attuale presidente del Senato non rispecchia in alcun modo grande giudizio e valore morale, qualità con cui si era fortemente distinto il presidente uscente.
Sono molteplici i passi falsi della presidente del Senato; tra questi troviamo i voli di Stato costosissimi per tornare a casa, mai giustificati e sicuramente poco opportuni. Pare che un’ora di Falcon, aereo utilizzato dalla Casellati per tornare a casa, costi tra i 5000 ed i 7000 euro. Se fosse così, tramite calcoli approssimativi, i voli blu della Casellati ci sarebbero costati circa 750.000 euro solo nell’ultimo anno.
Anche la posizione da “super partes” viene meno, visto che nel 2019 aveva deciso in maniera politica di non ammettere nessuna delle interrogazioni dei dem che riguardavano l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini per la trattativa del Metropol di Mosca.
Ma oltre a questo, rimbomba ancora la rivelazione dell’Espresso fatta lo scorso 27 luglio quando rivelò che l’Istituto italiano di cultura di New York, che dipende dal ministero degli Esteri, ha finanziato con 30mila dollari un’iniziativa legata al figlio, il maestro Alvise Casellati e dei suoi cantanti, pagando agli artisti una masterclass in cui i protagonisti del concerto “In onore di Enrico Caruso” si sono esibiti davanti alle telecamere.
Come si fa a definire patriota chi utilizza soldi pubblici per i propri scopi o capricci?
L’ennesima beffa, infine, arriva, quando, tramite il ministero dell’Interno, la presidente del Senato, con soldi dei contribuenti, ha fatto lavori di ristrutturazione nella sua proprietà di Padova costati la bellezza di 175 mila euro, con un ulteriore spesa aggiuntiva di 95 mila euro, che sono già stati messi in preventivo per il muro del giardino: “Motivi di sicurezza”, giustifica la prefettura. Ma nel frattempo, direbbe Totò: “E io pago!”
“Ieri abbiamo assistito alla tarantella, con una caccia incredibile e inqualificabile al candidato, che a me è sembrata veramente folle. Speriamo che oggi si chiuda ma ho l’impressione che non sarà facile”, dice il leader di Iv, Matteo Renzi, che giudica l’atteggiamento del centrodestra “irresponsabile e scandaloso”.
“Mi rivolgo ai cittadini lo spettacolo a cui state assistendo terminerà presto, speravo oggi ma credo che non accadrà oggi, a meno che non si voti anche nel pomeriggio e lo deciderà la conferenza dei capigruppo. Ora non c’è da disunirsi, da agire di pancia, bisogna portare a casa un presidente che duri sette anni”, ha aggiunto il leader di Iv.
“Chi ha scambiato X Factor per l’elezione del presidente della Repubblica può recuperare nelle prossime ore mettendosi intorno a un tavolo o se porta male intorno a qualcos’altro… Ci vuole un po’ di pazienza in più e tanta tanta lucidità”.
Sull’ipotesi di un Mattarrella bis, Renzi dice: “Il Mattarella bis sarebbe scorretto nei confronti di Mattarella e sarebbe una forzatura. A questo punto o la vicenda si conclude nelle prossime 24 ore o l’ipotesi di un Mattarella bis scende in campo con tutta la sua forza”.
Anche Meloni non utilizza mezzi termini e così condanna: “La desolazione delle manfrine sull’elezione del Presidente della Repubblica certifica 2 cose che @FratellidItalia sostiene da sempre:1. Con questo Parlamento è impossibile decidere qualsiasi cosa. 2. Se fossero stati gli italiani ad eleggere il PdR lo avrebbero fatto in un giorno”.
Ma la verità è che i partiti hanno troppo potere rispetto ai Parlamentari che, in assenza del consenso dei capi, non possono esprimersi; ed ecco che il fenomeno che si prospetta è quello dell’indecisione e dell’immobilismo.
Per il bene dell’Italia e della democrazia bisogna restituire più potere e libertà ai parlamentari, senza la minaccia di levargliene ulteriormente. La vera democrazia è distribuire potere e non convogliarlo, cara Giorgia.