Di Risorgimento Socialista – Federazione di Rimini
A Rimini nasce una nuova Federazione di Risorgimento Socialista. Risorgimento Socialista è un movimento politico nato nel 2015 da tanti militanti, gruppi e individui, uniti dalla volontà di creare, qui e subito, una forza di sinistra socialista, veramente antiliberista, diversa e più giusta.
Molti di noi vengono dalla storia del Partito Socialista Italiano: una gloriosa storia politica, di lotte operaie e bracciantili, di opposizione alla Prima Guerra Mondiale e al Fascismo, della Resistenza e della Costituente, delle riforme popolari e democratiche degli anni ’60-’70 (scuola media unica, sistema sanitario nazionale, case popolari, Statuto dei Lavoratori, aborto, divorzio, uguaglianza uomo/donna nel codice civile), di difesa della sovranità nazionale, di impegno con i problemi del Terzo Mondo e di solidarietà verso i movimenti di resistenza alle dittature negli anni ’70 e ’80.
Tanti altri di noi invece si sono fatti le ossa nei movimenti e nelle associazioni, nel lavoro sociale, nel sindacato, nei movimenti di contestazione degli assetti neoliberisti e autoritari nell’Occidente capitalistico.
Siamo stufi di vedere la Sinistra italiana rinunciare ai suoi valori, etici e politici, e accettare qualsiasi cosa sia chiesta dai soliti moderati: Confindustria, l’Europa, la Bocconi …
Le leggi antipopolari di Renzi, come la riforma costituzionale, l’Italikum, la legge 107-2015 (la “buona scuola”), lo Sblocca Italia, il Jobs Act, sono solo l’ultimo atto, nella decisione di un pezzo della Sinistra italiana di abbandonare il mondo del lavoro.
Vogliamo dare il nostro contributo alla costruzione di una forza della Sinistra che possa riportare il mondo del lavoro al centro della politica.
Non ci interessa unire la Sinistra ad ogni costo: ci interessa fermare le contro-riforme che hanno distrutto lo Stato Sociale, restituire al mondo del lavoro centralità nei rapporti economici ed in tutti i processi decisionali, dare diritti ai precari ed alle nuove professioni, promuovere l’innovazione tecnologica nelle nostre industrie.
Vogliamo costruire su questa nostra visione antiliberista dei rapporti sociali, lavorista e solidale, una Europa profondamente diversa e molto più giusta, fondata sulla garanzia e sul rispetto degli stati che la compongono.
Vogliamo una nuova Europa che diventi protagonista autonoma di un nuovo equilibrio multipolare, ed attraverso il suo ruolo attivo nel dialogo e nella cooperazione tra gli stati ed i popoli, fuori da ogni logica di dominio economico e geopolitico, sia il garante principale a livello globale di un nuovo sviluppo pacifico delle relazioni internazionali.