Nelle ultime ore, il premier Giuseppe Conte starebbe riflettendo sulla possibilità di rivalutare gli spostamenti tra comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e quella del 1° gennaio. Sono giorni che si cerca di trovare un senso a questa norma banale che delimita ancora di più le nostre libertà nei giorni più attesi dell’anno.
E a questo punto Conte, com’è solito fare ultimamente, ritorna sui suoi passi e, secondo indiscrezioni, starebbe rivalutando una modifica della norma, riconoscendo l’azzardo e l’assurdità di tale misura.
Sull’ipotesi di rivedere la norma che vieta gli spostamenti anche tra piccoli Comuni Conte, a quanto apprende l’Adnkronos, vedrà i capi delegazione al suo rientro dal Consiglio europeo di Bruxelles ma anche i capigruppo delle forze di maggioranza.
E proprio da Bruxelles il presidente del Consiglio avrebbe chiamato i capi delegazione per confrontarsi rapidamente con loro sull’ipotesi di aprire una riflessione sul tema, trovandoli concordi a un nuovo momento di discussione su una delle norme che ha suscitato maggior dibattito.
Si comprende la precauzione, ma limitare la libertà di potersi ritrovare nei giorni di festa solo a pochi, è una misura ingiusta e crudele.
“Lo chiediamo da tempo, lo abbiamo ripetuto nelle riunioni di maggioranza e al Consiglio dei Ministri, ora siamo ben lieti che il presidente Conte si sia accorto che è necessario rivedere la norma che vieta gli spostamenti anche tra piccoli Comuni a Natale”, afferma Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva.