Home Attualità Salvini accusa Lamorgese, ma la sua politica superficiale gli si ritorce contro

Salvini accusa Lamorgese, ma la sua politica superficiale gli si ritorce contro

by Romano Franco

Sono giorni, mesi e anni che il prode Capitan Salvini calandosi nei panni del multiforme Odisseo tenta, ogni qualvolta ne ha l’occasione, di cogliere in fallo il governo, appoggiato dal suo stesso partito.

E così, esattamente come l’eroe di Itaca, il Capitan, ammutinato apparentemente dalla sua stessa cerchia ristretta, si improvvisa in avventure condite come sempre dall’immancabile ignoranza e da una gigantesca superficialità.

Il folle volo di questa volta riguarda proprio l’erede di Salvini, Luciana Lamorgese, finita sotto attacco da parte del Segretario leghista per quanto riguarda un’indagine sul caporalato in Puglia in cui risulta coinvolta la moglie del capo dipartimento immigrazione dell’Interno, il prefetto Michele Di Bari.

Di sicuro il Viminale, dall’inchiesta, è finito sotto setaccio da parte degli inquirenti e la signora coinvolta, Rosalba Bisceglia, gestisce una società agricola nel foggiano.

C’è da premettere che il marito e dirigente della signora, finora, non è stato ricollegato ai fatti e, in passato, venne scelto addirittura da Salvini stesso che oggi, in maniera poco furba, utilizza per attaccare la ministra Lamorgese.

“Chiediamo che il ministro dell’Interno riferisca immediatamente in Parlamento sul tema immigrazione, al di là dell’inchiesta su cui non esprimo alcun giudizio, il ministro deve riferire in Parlamento anche perché l’ultima missione europea è stata assolutamente fallimentare. L’Europa quindi non ci ascolta, gli sbarchi raddoppiano, i capi dipartimento si dimettono. Ci venga a raccontare che intenzioni ha”.

E dopo la richiesta di Salvini, interviene il marito della donna indagata. “Mia moglie – dice il collaboratore del Viminale – ha sempre assunto comportamenti improntati al rispetto della legalità. Mia moglie, insieme a me, nutre completa fiducia nella magistratura ed è certa della sua totale estraneità ai fatti contestati”.

La scusa di Salvini per parlare sempre degli stessi temi, che sicuramente devono essere rivisti e devono essere accompagnati da proposte e non da accuse, evidenziano la strategia subdola dell’ex ministro di battere sempre il terreno sugli stessi canali e utilizzando anche i mezzi più infimi per attaccare il proprio avversario sempre e comunque.

Anche se sono strategie che pagano sempre, gli italiani hanno iniziato a capire di che pasta è fatto Salvini. Della serie: “Ti conosco, mascherina!”.

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