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Piombino dice No! al rigassificatore’ e scende in piazza

by Redazione

Ancora una volta i comitati di Piombino (Livorno) sono scesi in piazza per dire ‘no’ all’installazione di un rigassificatore dentro il porto.

Il governo per tentare di porre rimedio alla crisi energetica aggravatasi con la guerra della Russia all’Ucraina sta cercando di installare il rigassificatore.

Più di seicento persone sono scese in piazza sabato uniti ‘Contro i rigassificatori’. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Salute pubblica, La Piazza, Il gazebo 8 giugno, Il Comitato Liberi. A questi si sono aggiunti il Comitato dell’Elba e, secondo quanto emerge, avrebbero raggiunto Piombino esponenti di comitati di altre città tra cui Ravenna, dove è previsto l’altro nuovo rigassificatore deciso dal Governo per fronteggiare la riduzione degli approvvigionamenti.

Bandiere e cori di ogni genere di partiti e sigle – anche di segno ideologico opposto -, oltre a quelle dei comitati e di associazioni ecologiste.

I manifestanti si sono riversati in piazza battendo coperchi e pentole e facendo suonare fischietti, poi, successivamente sul palco si sono alternati vari interventi sia di esponenti politici, sia di cittadini per motivare la loro contrarietà e ribadire le posizioni di critica alla scelta del porto della città per posizionarvi un impianto di rigassificazione.

I cartelli più rappresentativi dicono ‘Piombino è nostra e non si tocca’ e ‘Rigassificatori lontani dalle nostre case e dalle coste di tutti gli italiani’, ‘Piombino dice No! al rigassificatore’.

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