Una delle collane storiche dell’editoria italiana è certamente “I Libri della Spiga” nata agli inizi degli anni Ottanta in Garzanti.
Una battuta d’arresto alla fine degli anni Novanta e poi ripresa e riproposta al grande pubblico agli inizi di quest’anno.
Per le feste natalizie è pronto in libreria il volume di Gabriele Pedullà dal titolo “Racconti del Risorgimento”.
Un’antologia, affresco, un libro dei ricordi e dei sentimenti. Esercizio nobile quello di Casa Garzanti di voler rinfrescare l’importanza degli autori, dei poeti, degli scrittori, dei musicisti, dei pittori ottocenteschi che anima il volume di Pedullà.
Carlo Collodi, Ippolito Nievo, Edmondo De Amicis, Antonio Ghislanzoni, Luigi Capuana, cesare Abba, Vittorio Imbriani per poi continuare con le ultime generazioni dei Pirandello, dei De Roberto, degli Oriani, dei D’annunzio.
Racconti del Risorgimento sono costellati da prose d’arte e dense di autentico patriottismo, quasi a voler delineare, prefigurare, connotare l’idea di nazione, l’idea di un paese moderno e pronto al cambiamento.
Il saggio è diviso in quattro parti: Combattere, Dibattere, Ricordare, Durare, gli stessi ingredienti utili e necessari per costruire lo stesso canone risorgimentale.