Di Mirko Fallacia
Papa Francesco, ad Assisi a The Economy of Francesco, si rivolge ai giovani e dice: “Non possiamo andare avanti in questo modo”. Utilizza parole dure nei confronti dell’attuale sistema economico.
“Sapete che urge una diversa narrazione economica – dice Francesco – urge prendere atto responsabilmente del fatto che l’attuale sistema mondiale è insostenibile da diversi punti di vista e colpisce nostra sorella terra, tanto gravemente maltrattata e spogliata, i più poveri e gli esclusi”.
“Vanno insieme – aggiunge il pontefice – tu spogli la terra e ci sono tanti poveri esclusi. Essi sono i primi danneggiati e anche i primi dimenticati. Attenzione però a non lasciarsi convincere che questo sia solo un ricorrente luogo comune. Voi siete molto piu’ di un “rumore” superficiale e passeggero che si può addormentare e narcotizzare con il tempo. Se non vogliamo che questo succeda, siete chiamati a incidere concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici e privati con intelligenza, impegno e convinzione, per arrivare al nucleo e al cuore dove si elaborano e si decidono i temi e i paradigmi”.
“Abbiamo bisogno di un cambiamento – prosegue il Papa – vogliamo un cambiamento, cerchiamo un cambiamento, ci manca la cultura necessaria per consentire e stimolare l’apertura di visioni diverse, improntate a un tipo di pensiero, di politica, di programmi educativi, e anche di spiritualita’ che non si lasci rinchiudere da un’unica logica dominante”.
“Se è urgente trovare risposte, è indispensabile far crescere e sostenere gruppi dirigenti capaci di elaborare cultura, avviare processi ‘non dimenticatevi questa parola: avviare processi’ tracciare percorsi, allargare orizzonti, creare appartenenze. Ogni sforzo per amministrare, curare e migliorare la nostra causa comune, se vuole essere significativo, richiede di cambiare gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le societa’. Senza fare questo, non farete nulla”.
“La gravità della situazione attuale, che la pandemia del Covid ha fatto risaltare ancora di piu’, esige una responsabile presa di coscienza di tutti gli attori sociali, di tutti noi, tra i quali voi avete un ruolo primario: le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passera’ sopra”.