Di Mirko Fallacia
Kurt Russell dice che Hollywood e la politica non si mescolano e che gli attori dovrebbero “allontanarsi dal dire qualsiasi cosa” politica.
“Sono sempre stato una persona che si è sentita come i giullari di corte. Questo è quello che facciamo”, ha detto la star di “Furious 7” in un’intervista al New York Times pubblicata mercoledì.
“Per quanto mi riguarda, dovresti evitare di dire qualsiasi cosa in modo che il tuo pubblico ti possa vedere interpretare qualsiasi personaggio”, ha aggiunto Russell.
L’attore, promuovendo il suo nuovo film su Netflix “The Christmas Chronicles” insieme al suo partner di lunga data, Goldie Hawn, ha ammesso che “non c’è motivo per cui gli intrattenitori non possano imparare tanto quanto chiunque altro su un argomento, qualunque esso sia”.
“Ma penso che la cosa triste è che perdono il loro status di intrattenitore. E io lo sono. Questo è ciò per cui sono nato”, ha detto. Inoltre ha sottolineato un famoso esempio di un attore diventato comandante in capo.
“Sto solo dicendo che [Ronald Reagan] era decisamente un attore famoso”, ha detto al Times. “Penso che sia una scelta personale se vuoi entrare in questo. L’unica cosa con cui non sono d’accordo è che solo perché abbiamo un ampio pubblico non sempre siamo tenuti a coinvolgerlo”.
Russell non è l’unica figura dell’intrattenimento di alto profilo a esprimere disapprovazione per celebrità politicamente schiette, anche se per ragioni apparentemente diverse. Mark Wahlberg ha detto in un’intervista del 2016 sulle star che entrano nella mischia politica: “Molte celebrità lo hanno fatto, lo fanno e non dovrebbero”.
Hollywood, ha detto la star di “Mile 22”, è “abbastanza fuori dal mondo comune, il ragazzo di tutti i giorni combatte e provvede alla propria famiglia”. Cosa ne sanno a Hollywood?
Se lo scopo dell’attore è attirare la gente superficiale che vota solo perché lo fa il suo idolo, quanto può essere nocivo e giusto quel voto? La celebrità come diceva Michael Jordan “Non sono un politico ma uno sportivo, mi concentro su quello”, ha un seguito incredibile e condiziona il giudizio comune nel bene o nel male, essere attivisti senza cognizione di causa può portare ad un voto ignorante e nocivo per la democrazia.