L’ex presidente Barack Obama ha affermato in una nuova intervista che l’invasione dell’Ucraina da parte del leader russo Vladimir Putin è la prova che Putin è diventato sempre più “sconsiderato” negli anni trascorsi dall’ultima volta che la coppia di leader si è confrontata sulla scena mondiale.
“Putin è sempre stato spietato contro il suo stesso popolo, così come gli altri”, ha detto Obama ad Al Roker di NBC News in un commento andato in onda martedì. “È sempre stato qualcuno che è avvolto in questo senso contorto e distorto di risentimento e nazionalismo etnico. Quella parte di Putin, credo, è sempre stata lì”.
Ma “quello che abbiamo visto con l’invasione dell’Ucraina è che lui è stato sconsiderato in un modo che potresti non aver previsto otto, 10 anni fa”, ha continuato Obama, aggiungendo: “Il pericolo era sempre lì”.
I funzionari statunitensi ora valutano che le forze russe stanno rifornendo e rafforzando i loro ranghi prima di organizzare una nuova offensiva nella regione del Donbas, nell’Ucraina orientale, dove la Russia ha fatto per la prima volta un’incursione 48 giorni fa in due aree separatiste in gran parte controllate dai separatisti sostenuti da Mosca.
Il direttore della CIA William Burns ha detto al Congresso il mese scorso che Putin è probabilmente “arrabbiato e frustrato” dallo sforzo bellico della Russia, e che “è probabile che raddoppierà e cercherà di schiacciare l’esercito ucraino senza riguardo per le vittime civili”.
In effetti, la ritirata delle forze russe nell’Ucraina settentrionale ha messo in luce scene di presunti crimini di guerra e altre atrocità a Bucha e in altri sobborghi di Kiev. L’obiettivo della Russia contro le aree civili ha incluso anche un attacco missilistico su una stazione ferroviaria nella città orientale di Kramatorsk che ha ucciso più di 50 persone venerdì scorso.
In una dichiarazione lunedì sera, il portavoce del Pentagono John Kirby ha affermato che il Dipartimento della Difesa sta monitorando i rapporti sul potenziale uso di armi chimiche nella città assediata di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina.