Home In evidenza Non finisce la protesta dei ristoratori che bloccano l’A1 per cinque ore

Non finisce la protesta dei ristoratori che bloccano l’A1 per cinque ore

by Redazione

Continuano le proteste dei ristoratori di Tni Italia che stamane avevano bloccato l’autostrada A1 in entrambe le direzioni all’altezza del casello di Incisa (Firenze). “Noi non molleremo mai, per la tutela delle imprese”, ha detto Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia e leader della protesta, in una diretta Facebook con cui ha annunciato la fine del presidio di oggi finito intorno alle 14.00. “Dopo 5 lunghe ore di blocco autostradale sul tratto A1 – ha dichiarato Naccari – sia in direzione Nord che in direzione Sud, abbiamo creato notevoli disagi del traffico. Riteniamo che il messaggio forte sia arrivato e adesso andiamo via con l’indicazione al governo di accogliere i nostri punti, altrimenti saremo costretti a ripetere gesti eclatanti”.

Il blocco è avvenuto al km 323 nelle vicinanze dell’area di servizio “Arno ovest”. I manifestanti hanno bloccato per cinque ore il traffico autostradale in entrambe le direzioni.

Sono tante le richieste dei ristoratori che aderiscono a Tutela Nazionale Imprese Italia, la prima fra tutte è quella di tornare a lavorare e criticano la possibilità di operare solo negli spazi esterni. “Ci sono imprenditori – spiega il presidente di Tni – gente stanca di subire, che vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all’esterno col freddo”. Tra le altre richieste i ristoratori dicono di non volere più i tavoli solo per congiunti (chiedono tavoli anche per i frequentatori abituali) e no al pass vaccinale.

Ma non finisce qui, tra le richieste, puntando al rialzo, chiedono i voucher emergenziali, una moratoria della legge Bersani fino al 2023 e della abolizione del tetto del 30% per gli indennizzi.

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