E’ l’ennesima tragedia che si verifica sul posto di lavoro. Un uomo di 36 anni è morto in un’azienda di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo, dopo essere precipitato da un’altezza di 8 metri all’interno della Toora Casting di via Mazzini, una fonderia che produce componenti d’alluminio per auto. Sul posto, con i soccorritori, stanno operando i carabinieri.
L’uomo adesso si ritrova nella lunga lista di persone morte sul posto di lavoro nel 2021 che ne registra più di 214 in soli 8 mesi. Questa purtroppo è l’ennesima prova che in Italia si spende poco e niente per la sicurezza dei dipendenti e i controlli sulla prevenzioni di tali tragedie sono sono molto scarsi. La politica è chiamata urgentemente a fare qualcosa, gli operai non possono finire per diventare “carne da cannone”, per il bene delle imprese.
Come può un datore di lavoro definire un’azienda “sua” dopo essersi fatto strada calpestando il sangue e le carcasse dei propri operai?