Mentre il presidente ucraino avanza le sue richieste oltranziste nei confronti del Cremlino, l’armata russa ha intensificato i suoi bombardamenti aerei sull’Ucraina proprio mentre la riunione tanto attesa del G20 si teneva a Bali.
Nelle ultime settimane Mosca ha preso di mira le infrastrutture energetiche di base e altri servizi pubblici nel tentativo di spezzare il morale ucraino prima dell’inverno.
La perdita della città meridionale di Kherson da parte dei russi è l’ultima sconfitta che ora sta spingendo Mosca a tornare ad attacchi omicidi contro obiettivi civili.
E’ chiaro che l’obiettivo di Mosca era quello di stimolare malcontenti e isteria tramite caos e frustrazione.
Una specie di guerriglia, nonostante il gran numero di morti, fatta più sui nervi che sui civili; almeno è stato così fino a ieri.
Ma la controffensiva ucraina e la dichiarazione vittoriosa di Zelensky ha cambiato completamente lo scenario e Putin, pur di non fare brutta figura in patria, è costretto a spingere il piede sull’acceleratore dando al suo esercito licenza di uccidere e di distruggere.
Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, Andriy Yermak, ha scritto su Twitter che Putin stava lanciando missili in risposta a un discorso in cui Zelenskyy aveva esplicitamente fatto riferimento al G20 come G19, negando la legittimità del posto della Russia al tavolo.
“La Russia risponde al potente discorso di Zelenskyy al G20 con un nuovo attacco missilistico”, ha detto.
Kiev si aspettava un’escalation russa in relazione all’incontro dei leader di 20 principali economie. Un rappresentante del comando dell’aeronautica Yuri Ignat ha detto ai media ucraini durante il fine settimana: “Amano fare alcune provocazioni in questi giorni”.
Gli allarmi aerei sono stati segnalati in tutte le aree del paese ad eccezione della Crimea occupata dai russi.
Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha detto che tre edifici residenziali sono stati colpiti nella capitale e i sindaci di Lviv, Kharkiv e Rivne hanno riferito di parziali interruzioni di corrente.
Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha scritto su Twitter che gli attacchi erano un segno che la Russia non era sinceramente interessata ai colloqui di pace.
“In questo momento i missili russi stanno uccidendo persone e rovinando le infrastrutture in tutta l’Ucraina. Questo è ciò che la Russia ha da dire sulla questione dei colloqui di pace. Smettila di proporre all’Ucraina di accettare gli ultimatum russi! Questo terrore può essere fermato solo con la forza delle nostre armi e dei nostri principi”, ha affermato.