Dopo la giornata di ieri che ha visto emergere un grande “plebiscito” in Senato, con 262 sì e 40 voti contrari, oggi, toccherà alla Camera dei Deputati dare la fiducia al nuovo governo Draghi. Tra i 40 senatori che hanno votato contro la nuova amministrazione Draghi, oltre ad annoverare tra le loro fila i militanti di Fdi, ci sono 6 senatori del gruppo misto e quindici Cinque stelle; ormai da considerarsi ex, dopo le parole del capo politico Vito Crimi.
Infatti, l’espulsione dovrebbe arrivare per direttissima già stamattina. Tutti i senatori che hanno votato no alla fiducia per il governo Draghi, violando quanto deciso dalla base degli iscritti su Rousseau, saranno cacciati dal Movimento. I 15 no del movimento sono: Barbara Lezzi, ‘ex ministra del Sud, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, Rosa Silvana Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Silvana Giannuzzi, Bianca Laura Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Fabrizio Ortis.
L’affermarsi di tanti voti contrari potrebbe essere da monito per una possibile scissione avvenuta senza remore da parte di senatori e parlamentari dell’area dibattistiana, non proprio contenti dell’avvento di Mario Draghi. Ma il processo di implosione del movimento non finisce qui, anche una decina di parlamentari dovrebbero votare contro il governo Draghi.
Ed è così che un movimento che si è fatto carico di battaglie, sempre più scemate col tempo, a causa di compromessi e giochi di palazzo, ha deluso prima il proprio elettorato e poi la propria classe dirigente… perdendo col tempo, corrotti soprattutto dal potere, la loro strada maestra.
Che sia arrivato l’epilogo per Grillo e i suoi? Chi può dirlo. Di sicuro questa è una brutta faccenda per il movimento 5 stelle; una faccenda dal quale sarà difficile riprendersi.