Figlio di un padre alcolizzato che aveva perso le gambe finendo sotto un treno e di una madre che faceva la prostituta e che lo obbligava ad assistere ai rapporti sessuali con i suoi clienti, Henry Lee Lucas nasce in Virginia a Blacksburg, il 23 agosto 1936.
La sua vita non è facile. Cresce con un profondo odio verso sua madre e la sua vita si complica ancora di più quando perde l’occhio sinistro a causa di un incidente con un coltello mentre gioca con uno dei suoi fratelli. Dopo la morte del padre per una polmonite, Lucas comincia ad avere i primi guai con la legge. Nel 1952 sconta due anni di carcere per aver rapinato un negozio di elettrodomestici. Nel 1954 viene condannato a sei anni di reclusione per una serie di rapine ma riesce a evadere nel 1957. Viene catturato dopo tre mesi ma ancora una volta riesce a evadere per essere di nuovo imprigionato nello stesso giorno. Poi con un anno di anticipo, il 2 settembre 1959, viene rilasciato, quindi decide di andare a vivere da sua sorella nel Michigan, a Tecumseh. Qui, una sera dell’11 gennaio 1960, Lucas ha un incontro con sua madre. Dopo una lite furibonda lui la accoltella al collo e la uccide, poi viene arrestato 5 giorni dopo a Toledo, nello stato dell’Ohio, dopo essersi dato alla fuga. La sua condanna è di venti anni di prigione da scontare nel penitenziario di Stato di Jackson, nel sud del Michigan.
In carcere Lucas tenta il suicidio, viene quindi trasferito in un ospedale psichiatrico. Dopo 10 anni, nel 1970, viene rilasciato e in seguito arrestato per aver tentato di rapire due ragazze. La condanna è di 3 anni e mezzo di reclusione, Lucas viene rilasciato nel mese di agosto dell’anno 1975.
Appena ottenuta la libertà, Henry Lee Lucas si trasferisce in Pennsylvania, dove si sposa con una ragazza madre. Ma la storia tra i due finisce quando la moglie lo accusa di aver molestato sessualmente la figlia. Da qui in poi comincia il vagabondaggio di Lucas in giro per gli States.
Nel 1976 in Florida, a Jacksonville, Lucas fa amicizia con Ottis Toole, energumeno omosessuale con un basso quoziente intellettivo, sospettato di aver ucciso 4 persone, che vive con i suoi nipoti orfani, Frank e Becky Powell, ragazza affetta da un ritardo mentale. Becky e Lucas danno inizio a una relazione sentimentale e insieme a Ottis Toole cominciano a girovagare per gli Stati Uniti. In seguito Ottis si separa dal resto del gruppo.
Nel maggio 1982 la coppia viene accolta a Ringgold, nel Texas, da una signora anziana di nome Kate Rich. In seguito i 2 vengono allontanati dai parenti della donna. Lucas e Becky incontrano il pentecostale Ruben Moore, che li ospita in una baracca in cambio di alcuni lavori. In questo periodo i due vivono in modo sereno la loro vita all’ interno della comunità religiosa, ma Becky comincia ad avere nostalgia di casa e il 23 agosto 1982 i due partono in autostop per la Florida, ma poco dopo Lucas fa ritorno da solo presso la comunità religiosa.
Di Becky si perde ogni traccia e nello stesso periodo scompare anche l’anziana signora Kate Rich. L’anno successivo Lucas viene arrestato per possesso illegale di arma da fuoco e qui confessa gli omicidi delle due donne e la sua passione per la necrofilia.
In seguito, durante il processo, comincia a confessare centinaia di delitti, alcuni commessi insieme al suo ex complice Ottis Toole, diventando quasi una celebrità per i giornalisti, guadagnandosi il soprannome di “The Confession Killer”. Ma molte delle confessioni non sembrano essere vere. Ad esempio il caso di una donna morta, ritrovata nuda con addosso solo le calze non viene attribuito a Lucas, e per questo l’allora governatore del Texas, George W. Bush, commuta la condanna a morte in ergastolo. Di tutte le 214 confessioni fornite agli investigatori, solo 11 vengono effettivamente attribuite a Lucas, che il 12 marzo del 2001 muore in carcere per un arresto cardiaco.