Chi poteva mai dirlo, persino la Finlandia, Paese con un settore tecnologico di grande espansione e che sta vivendo un boom dell’economia risulta essere con una carenza cronica di figure di alta professionalità, e così si pensa di far diventare la capitale Helsinki “città di lingua inglese”.
Ed è proprio la notevole difficoltà di imparare il finlandese tra le principali motivazioni che riducono l’arrivo di lavoratori stranieri.
Nonostante il Paese stia attraversando una crescita esponenziale di nuove iniziative imprenditoriali nel settore tecnologico non si riescono a trovare le figure richieste che devono possedere requisiti specifici di grandi competenze nel campo digitale e tecnico che il mercato del lavoro finlandese non possiede.
Nella capitale Helsinki risiedono 630mila dei 5,5 milioni di abitanti della nazione e ora le autorità stanno cercando di ovviare a questa carenza valutando appunto la possibilità di dichiararsi “città di lingua inglese”.
Si tratta di un passaggio giuridico che eliminerebbe la conoscenza del finlandese per accedere ad impieghi pubblici o di essere inclusa tra i requisiti richiesti nel Curriculum infatti il finlandese è una lingua particolarmente difficile e complessa per gli stranieri e, quindi, tutto ciò contribuisce a restringere gli arrivi di lavoratori internazionali nel Paese.
L’anno scorso la Finlandia ha tentato di essere appetibile per i lavoratori stranieri offrendo “un periodo di prova” di 90 giorni. Tuttavia i risultati finali sono stati assai deludenti con arrivi che sono assai lontani dagli obiettivi della domanda pressante del mercato del lavoro richiesti dalla Finlandia.
“Helsinki potrebbe dichiararsi una città anglofona, dove le persone che parlano inglese non avrebbero quindi bisogno di parlare finlandese o svedese”, ha affermato il sindaco della capitale, Juhana Vartiainen.
Risulta infatti che molti laureati stranieri in campi come l’intelligenza artificiale o le tlc avrebbero lasciato la Finlandia giustificando il fatto che la lingua fosse troppo difficile, e anche che i salari fossero bassi rispetto al costo della vita e per ultimo che i finlandesi non siano particolarmente socievoli.
La Finlandia è la terra di origine di Nokia, tecnologia 5G e Linux, ospita quindi un vivacissimo “panorama” di start up. A questo punto l’espansione è frenata unicamente dalla mancanza di figure professionali.