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Francesca Nanni, prima donna nella storia ad essere nominata Procuratore Generale a Milano

by Rosario Sorace

Un altro fatto storico è avvenuto nel nostro Paese! Per la prima volta nella storia sarà una donna a guidare la procura generale di Milano. 

L’incarico, che in passato è stato ricoperto tra gli altri anche da Francesco Saverio Borrelli, che fu il “padre” del pool Mani Pulite, è stato assegnato dal plenum del Csm a Francesca Nanni, 60 anni, nativa della Liguria e che in atto si trova a svolgere il Pg a Cagliari.

Nonostante questo fatto rilevante, per la parità di genere si deve ancora fare molta strada. Infatti, le donne costituiscono la maggioranza dei giudici e, ancora oggi, gli incarichi direttivi sono ricoperti in tre casi su quattro da uomini. Nanni che è stata anche a capo della procura di Cuneo, ha ottenuto in plenum 14 preferenze, contro gli 8 voti andati all’altro candidato, Fabio Napoleone, che è un ex consigliere del Csm ed ex procuratore capo di Sondrio, oggi invece sostituto Pg a Milano. Dopo che Roberto Alfonso era andato in pensione il posto al vertice della procura generale milanese era rimasto vacante da dieci mesi.

La dottoressa Nanni è entrata nella magistratura giovanissima a 24 anni e già nel 2010 è stata la prima donna a diventare procuratrice di Cuneo e dopo otto anni diventa la prima donna a essere nominata procuratrice generale di Cagliari. Ha svolto sempre il ruolo di pubblico ministero, sin dal suo primo incarico verso la fine degli anni Ottanta iniziando nella procura di Sanremo. Condusse un importante indagine sul sequestro di persona a scopo di estorsione dell’imprenditore Claudio Marzocco, che fu trasferito in Calabria e detenuto dalla criminalità in Aspromonte per oltre un mese. Tutto si concluse con il rilascio dell’ostaggio senza che venne pagato nessun riscatto e persino con l’individuazione e l’incriminazione di alcuni dei suoi carcerieri.

In quegli anni, venne anche avviato il procedimento giudiziario per corruzione nell’assegnazione dell’organizzazione del festival di Sanremo che si concluse con la condanna di alcuni amministratori locali tra cui il sindaco pro-tempore, l’assessore al turismo e lo storico organizzatore della rassegna canore dell’epoca, Adriano Aragozzini.

Nel mese di settembre del 1992 fu trasferita alla procura di Genova dove si è occupata soprattutto dei reati contro la pubblica amministrazione, trattando, tra l’altro, procedimenti per corruzione e concussione che hanno coinvolto funzionari dell’Anas locali e nazionali.

Ha ricoperto incarichi alla procura distrettuale antimafia, dove le è stato affidato il territorio del ponente ligure, che subiva rilevanti infiltrazioni mafiose. Sono stati questi anni, segnati da indagini su associazioni a delinquere operanti anche all’estero nei settori del gioco d’azzardo, dell’usura, del riciclaggio e dell’importazione e traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica e dal Marocco e, poi, da importanti inchieste sul terrorismo internazionale e sul contrasto al finanziamento in particolare di quello di matrice islamica.

La dottoressa Nanni non si è mai risparmiata nell’impegno professionale e da procuratrice di Cuneo e in seguito da Pg di Cagliari, oltre a occuparsi dell’organizzazione e della direzione dei due uffici, ha continuato a svolgere attività giurisdizionale. Ha partecipato anche da procuratrice, ai turni, compresi quelli per le urgenze. Da Pg di Cagliari ,infatti, ha trattato in prima persona molte udienze davanti agli uffici giudicanti e ha dato pareri in materia di libertà personale.

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