Di Padre Masseo Emilio Boni (Priore Generale dei Monaci Francescani Ortodossi)
Il 13 maggio apparve Maria. Si moltiplicano le apparizioni più o meno credibili, più o meno riconosciute. Si moltiplicano e sembra che tutte abbiano un messaggio comune, ahimè apocalittico, e in quasi tutte le apparizioni la Madonna raccomanda di pregare il santo Rosario.
Una pia devozione, pregare non fa mai male, anzi dovremmo tutti pregare di più. Ciò che però vuole essere la mia modesta riflessione è: per cosa pregare?
Pregare perché Dio si mostri misericordioso e ci liberi dall’apocalisse?
Sarebbe auspicabile ma lo stesso Gesù nell’orto degli ulivi, affinché si realizzassero le scritture, rimette la volontà nelle mani del Padre facendosi obbediente fino alla morte.
Pregare per la pace nel mondo?
Pregare, sì per tante cose, ma non capisco una cosa. Colei che ha partorito il Cristo, vero Dio e vero Uomo, nella sua interezza, come mai non ci chiede mai di pregare affinché il corpo mistico di Cristo non sia diviso dalle diatribe, spesso dettate da orgoglio e pregiudizio, delle varie confessioni cristiane?
Le varie divisioni, cattolici, ortodossi, anglicani..etc etc non sono forse la frammentazione di quel Corpo Mistico che tutti i cristiani avrebbero l’obbligo di rendere unito?
Allora mi chiedo: e se queste divisioni fossero la causa prima di molte altre guerre?
Se noi cristiani non ci facciamo testimoni di unità e pace come possiamo pregare la regina della pace perché ci scampi dalle guerre?
Allora ben vengano le apparizioni ma anzitutto diventiamo noi cristiani strumenti di pace, diventiamo veramente strumenti di unità tra cristiani. La pace si costruisce giorno per giorno. La preghiera è lo strumento che deve aiutarci a costruire unità e pace.