Home Attualità Cts, Rezza avverte: “Il rischio c’è. Ma è legittimo che la politica trovi una sintesi!”

Cts, Rezza avverte: “Il rischio c’è. Ma è legittimo che la politica trovi una sintesi!”

by Freelance

Di Mimmo Di Maggio

Dopo una diminuzione dei contagi molto lenta e la riapertura con il “rischio calcolato” annunciata da Draghi non mancano i commenti dei soliti pessimisti. Secondo Gianni Rezza, capo della Prevenzione del ministero della Salute e membro del Comitato tecnico scientifico, il rischio è proprio quello di far risollevare la curva epidemica, ma, aggiunge: “Abbiamo un sistema di allerta precoce, che consente di attuare misure restrittive prima che la curva riparta”.

“La tendenza è alla diminuzione – sottolinea Rezza – che però è molto lenta. Siamo ancora a 180 casi settimanali per 100mila abitanti, un’incidenza ancora abbastanza elevata”.

“Abbiamo ancora oltre 300 morti e 15mila casi al giorno, stiamo facendo delle riaperture in un momento in cui la curva sta flettendo leggermente. Il rischio c’è”, ha spiegato.

“Quello accettabile per un epidemiologo è zero, per un economista può essere invece 100 e per chi campa con un’attività che ha dovuto chiudere è ancora più elevato. È legittimo che la politica trovi una sintesi, dopodiché – ha aggiunto – nessuno oggi può escludere che facendo ripartire scuole e altre attività la curva risalga”.

“Nel momento in cui allenti è normale che l’epidemia possa ripartire, a meno che non intervengano fattori esterni, come l’allargamento della vaccinazione. Noi poi abbiamo un sistema di allerta precoce, che consente di attuare misure restrittive prima che la curva riparta”. Se la curva dei contagi dovesse risalire rapidamente parte delle riaperture potrebbero quindi venire revocate, con il ritorno a misure più restrittive. Secondo Rezza “una eventuale crescita della curva si vedrà a distanza di due-tre settimane” dalla riapertura.

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