Home In evidenza Consiglio europeo straordinario, Draghi: “La pura volontarietà dei ricollocamenti dei migranti si è dimostrata inefficace”

Consiglio europeo straordinario, Draghi: “La pura volontarietà dei ricollocamenti dei migranti si è dimostrata inefficace”

by Redazione

Il presidente Mario Draghi in conferenza stampa, dopo la riunione del vertice straordinario del Consiglio europeo, dice: “Avevo detto che avrei sollevato il problema migranti, assente dalle agende del Consiglio europeo per parecchio tempo. Ho esordito dicendo che mettere a dormire un problema non lo fa sparire, ho offerto i dati delle ultime settimane. Soprattutto in Francia e Germania c’è coscienza del problema. Quanto questo porti a soluzioni comuni e condivise è un discorso da costruire. I primi passi fatti anche da parte della Commissione mostrano la consapevolezza che occorra una risposta solidale e non indifferente. Si discuterà più in dettaglio nel prossimo Consiglio europeo, ho chiesto fosse messo in agenda specifica nel prossimo Consiglio”.

“Continueremo ad affrontare il problema” dei migranti “da soli fino al Consiglio europeo, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà”, ha aggiunto il premier.

“Paesi come la Libia e la Tunisia, dove la situazione politica è seria, sono sempre di più paesi transito. Si è iniziata una collaborazione in una parte del mondo che ci aveva visti sempre su sponde diverse, se non contrastanti. E’ una parte importante della nostra collaborazione. L’intenzione è di lavorare insieme in quella parte del mondo”, ha detto Draghi a proposito dei rapporti con la Francia dopo il colloquio di questa mattina con il presidente Emmanuel Macron.

“Deve esserci un accordo più efficace. La pura volontarietà dei ricollocamenti dei migranti ha dimostrato di essere abbastanza inefficace. Si può individuare – prosegue il premier – un sottoinsieme di Paesi che si aiutano. Anche sul tema dell’asilo non si è risolto il problema. La volontà di venirci incontro c’è, perlomeno a parole, ho avuto un sostegno anche da parte di Paesi che finora sono stati indifferenti, speriamo che si arrivi ai fatti”. Poi sul green pass sanitario europeo aggiunge che “sarà pronto a metà giugno”.

Poi sul tema dei vaccini aggiunge: “C’è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po’ dappertutto, e la campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente. C’è un accordo completo sul fatto che ora dobbiamo eliminare ogni blocco alle esportazioni. La cosa più importante da fare ora è eliminare ogni blocco alle esportazioni, l’Ue esporta quanto consuma ma Stati Uniti e Gran Bretagna non permettono nessuna esportazione”, bacchetta Draghi.

“Sulla questione dei brevetti si sta arrivando ad una soluzione che è quella che promette di più: c’è una terza strada che prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza, proposta a cui sta lavorando la commissione”.

“Quello che farà la differenza – sottolinea il premier – è la promessa delle grandi compagnie farmaceutiche di uno-due miliardi di dosi di vaccini ai Paesi poveri nei prossimi due anni e mezzo. La dimensione di questa offerta ci permette di soddisfare una una domanda di gran lunga superiore di ora”.

Inoltre, sul tema bollente dei licenziamenti, aggiunge che si è “fatto un passo avanti, spero che sindacati e imprese si ritrovino nella mediazione”. Così, tentando di mettere una pezza all’eterno confronto tra Confindustria e Cigl parla della mediazione, ribadendo il concetto che “è un miglioramento considerevole sia di un superamento puro e semplice del blocco sia del suo mantenimento tout court. L’intervento che abbiamo previsto è in linea con tutti gli altri Paesi Ue ed è garantire la Cig gratuita anche dopo il 1 luglio in cambio dell’impegno di non licenziare”.

Poi conclude avvertendo sulla Russia: “Ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto, soprattutto dal lato della sicurezza cibernetica. Il livello di interferenza, sia con le spie che abbiamo visto di recente, sia sul web è veramente diventato allarmante”.

A fare eco al premier Draghi è il primo Ministro francese Emmanuel Macron, che dice: “Ieri sera il premier italiano ha evocato la situazione sui migranti che si degrada nuovamente nel Mediterraneo centrale e il premier spagnolo ha evocato quella alla sua frontiera sul Marocco e abbiamo avuto una discussione preliminare sul tema su cui ritorneremo al Consiglio europeo di giugno. Ma mentiremmo a noi stessi se dicessimo che a giugno risolveremo il pacchetto migratorio in tutta la sua totalità, i disaccordi sono ancora troppo profondi ed il tema deve ancora essere preparato”.

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